COME SVILUPPARE IL PROPRIO IO CREATIVO: ALLENAMENTI #9
Ho pensato di deviare di pochi gradi dal percorso La via dell’artista che sto seguendo per proporre un esercizio di scrittura per associazione di parole: lo propongo a me stessa ma mi piacerebbe tanto condividere questa esperienza con chi vorrà provarla a sua volta.
Tutta colpa di un quaderno di appunti capitato sottomano, ma anche di una mania degli ultimi tempi, quel Ruzzle che mi ricorda il potere della parole e la magia che possono provocare. Oltre a farmi perdere un sacco di tempo.
Il quaderno in questione raccoglie gli appunti di una serie di incontri a cui ho partecipato oramai troppi anni fa sullo storytelling: creare storie, narrare storie, raccontarsela, insomma. Tra le idee per trovare storie nuove, questa.
Prendere tre parole, possibilmente a caso, possibilmente molto distanti tra loro. E creare una storia a partire da queste.
La storia deve contenerle, come parole utilizzate in senso stretto oppure come concetto richiamato (chiaramente). Valgono se citate in un dialogo. Valgono se utilizzate nelle descrizioni dei personaggi, degli ambienti o del paesaggio. Valgono anche se usate al singolare/plurale e, in caso di verbi, se coniugati.
Le tre parole che ho pensato di utilizzare sono uscite da Ruzzle in alcune partite fortunate: animali divorziare asola.
Chi ci prova con me? Pensavo di prendermi due, meglio tre settimane, per creare qualcosa di decente e di pubblicare il racconto lunedì 4 febbraio, in questo appuntamento con gli AllenaMenti.
Vi faccio una proposta: prendete anche voi le tre parole e provate a farle diventare una storia (potrebbero essere messe alla prova con le pagine del mattino) da pubblicare sul vostro blog, oppure, se non avete un blog, dove meglio preferite (mi offro di ospitarle in questo spazio, se lo desiderate).
Segnalate il post, così da poter raccogliere tutti i racconti nati attorno alle tre parole di Ruzzle e creare una speciale galleria di creatività applicata.
***
Se questo è il primo articolo che vi capita di leggere riguardo a La via dell’artista e volete seguire il percorso per il recupero della creatività, vi segnalo i post precedenti:
- la presentazione del libro e del metodo di Julia Cameron
- i due strumenti di base per percorrere la via: le tre pagine quotidiane e l’incontro con l’artista
- come recuperare la sicurezza, uscire dall’ombra e sconfiggere i propri personali killer creativi
- un esercizio utile e piacevole, da rinnovare lungo tutta la via: vite immaginarie
- del perché e del percome la creatività comporta un processo di cambiamento
- contro lo scetticismo e contro le vecchie abitudini
- dare un senso alla rabbia e farsela amica
- esercitare la propria creatività facendosi un piccolo dono: ritrovare il proprio io bambino e la stanza della propria infanzia
- imparare a coltivare l’interesse per la vita quale la si vede
Gli AllenaMenti tornano lunedì 21 gennaio
(Photo credits: thanks to sxc.hu)
Cara Grazia, mi piace molto questo tuo esercizio. Provo a partecipare. Da qui al 4 dovrei/potrei farcela. Spero di riuscirci. Sto macinando riflessioni sul tuo post del VdL, perchè l’argomento ha toccato proprio in questi giorni il nipote di una mia cara amica. Un abbraccio
Ciao Tamara, non sai come mi piacerebbe confrontarmi su questa cosa con te. Spero che tu ce la faccia!
Mi spiace invece per il bimbo di cui mi dici. Mi hai comunque incuriosita su questa cosa, ne sto sentendo davvero di ogni tipo…
Sì, speriamo di riuscirci. Mi sono imbarcata in un nuovo proposito di inizio anno: scrivere ogni giorno, a parte le tre pagine, un breve racconto o simili sulle pagine della classica agenda. Però voglio ritagliarmi un po’ di tempo per il racconto delle tre parole.Per quanto riguarda il bimbo, pensavo di scriverne pure qualcosa. In caso contrario, te ne parlerò nel commento al tuo post. O magari farò entrambe le cose. 😉
Ti leggo sempre volentieri e quindi attendo 😉
questo genere di allenamento, cara grazie, è sempre molto stimolante. Sto partecipando a un concorso che dava proprio 3 parole nella traccia ed erano: acqua, porta un’amica, il vizio peggiore.
Il concorso è chiuso per cui posso accennare a come li ho sviluppati e ti dico, senza alcuno sforzo l’idea è stata chiara in testa: una serata di pioggia (acqua) a una cena tra amici, Luca, che ha il brutto vizio di vivere le relazioni in modalità usa e getta, porta una nuova amica.
Ti abbraccio
Ciao Sandra,
è vero, da queste piccole cose possono uscire bei racconti.
So che sei impegnata con il nuovo libro, ma se troverai tempo e spazio per questo esercizio e vorrai condividerlo, beh, sappi che ne sarò molto onorata.
Un sorriso
Una bellissima idea.
Parteciperò senz’altro anche io, ormai dipendente da Ruzzle!
Cate
Ruzzle addicted fino alla prossima dipendenza 😉
Che bella proposta! Provero’ a partecipare anche io! il mio blog parla di viaggi di bimbi ma troverò un modo per pubblicarlo o…chiederò ospitalità!;)
A presto!
Ciao!
Io che sono davvero una frana nei preparativi per ogni partenza prenderò a piene mani dai tuoi consigli 😉
E se vorrai partecipare sarà un piacere!
Eccomi, post pubblicato!
http://www.patatofriendly.blogspot.it/2013/02/viaggio-in-me-stessa-alla-ricerca-di-un.html
E’ la prima volta che faccio un esercizio simile e non sono nemmeno sicura di aver capito bene le “regole” ma … se ti va di leggerlo mi farebbe piacere cosa ne pensi!:)
A presto!
Pingback: Quel che Chiedi | ToWriteDown
Pingback: Vergogna! | ToWriteDown
Mi sono chiesta al termine di quest’esperimento: ma com’e’ possibile? Queste tre parole sembrano nate per stare assieme!!!!!
Gia` fatto dal giorno successivo a questo post e non per vantarmi, ma per dirti tutto il mio frenetico entusiasmo!
Il risultato non so come sia, so solo che mi sono davvero sorpresa di me stessa: mi e` uscito cosi`….PUF!
GRAZIE GRAZIE GRAZIE perche` senza di te non ci avrei neanche mai provato!
Una elettrizzata Scake
PS Dimenticavo esce lunedi` 4 febbraio su unannoacasa.blogspot.it
Ah, ma che bella notizia! Ora mi tocca aspettare una quarantina di ore e la mia curiosità sarà sedata.
Io sono qui, tra il letto e il divano, con l’influenza: e con le tre parole sto ancora litigando di brutto. Ce la farò? Nota che mi metto sempre le scadenze lunghe e poi arrivo sempre alla fine…
Buon weekend
Pingback: Gli Esercizi degli Altri | ToWriteDown
Pingback: Dove Vivi Tu | ToWriteDown
Pingback: Like a Detective | ToWriteDown
Pingback: Circle of Friends | ToWriteDown
Pingback: Tutto Bene | ToWriteDown
Pingback: Incontro con l’Artista | ToWriteDown
Pingback: Tre Pagine Ogni Giorno | ToWriteDown
Pingback: Come non abbandonare le Tre Pagine | ToWriteDown
Pingback: Astenersi dalla Lettura | ToWriteDown
Pingback: (Ancora) Una Stanza Tutta per Sè | ToWriteDown
Pingback: Non Leggere genera Debiti | ToWriteDown
Pingback: Il Diritto all’Ozio | ToWriteDown
Pingback: #tramando | ToWriteDown