COME SVILUPPARE IL PROPRIO IO CREATIVO: ALLENAMENTI #3

Uno degli esercizi che ho trovato più piacevoli e divertenti anche da rinnovare lungo tutta la via dell’artista è quello che Julia Cameron chiama vite immaginarie.
Basta rispondere sinceramente a una domanda: se aveste a disposizione altre cinque vite che cosa fareste in ognuna di esse?
Un altro esercizio da affrontare in modo quasi istintivo, senza essere troppo cerebrali, ammettendo con se stessi quella che davvero è la vita che attrae di più, al di là di inibizioni culturali e pregiudizi.
E dopo la parte migliore: scegliere una di queste vite e, per una settimana intera, provare a viverla! Fa sorridere? Sì, fa sorridere: ma regala tantissima energia positiva e fiducia in se stessi.
Oggi non vi racconto la mia esperienza diretta con le vite immaginate: lascio invece la parola ad una blogger che ha già percorso parte della via dell’artista e che proprio grazie a questo piccolo esercizio ha cominciato ad esercitare un suo prezioso talento.
Ringrazio di cuore Grazia per avermi dato la possibilità di raccontare un frammento della mia esperienza su ToWriteDown.
Cominciai l’avventura di recupero creativo proposto da Julia Cameron ne’ La Via dell’Artista cinque anni fa.
Prendendomela con molta molta calma arrivai fino alla nona settimana per poi interrompermi: pur smettendo di seguire il percorso proposto, ho conservato l’abitudine di scrivere sempre e comunque le pagine del mattino. Sono state loro, credo, a consentirmi di sbloccare piano piano la mia creatività.
Poi quest’anno, a febbraio, ho deciso a riprendere il lavoro: ho ricominciato il percorso dall’inizio affrontandolo questa volta nel rispetto dei tempi proposti, con meno calma, insomma.
Ho cercato di comprendere e approfondire i punti che ho ritenuto essere più significativi per me, tralasciare in parte gli aspetti che già la volta precedente avevo completato.
Uno degli esercizi proposti da Julia Cameron nella prima lezione ha dato avvio a qualcosa di molto bello e importante, anche se allora, nel momento in cui avevo deciso di svolgere quel compito, ancora non potevo saperlo.
Si tratta dell’esercizio in cui Julia propone di scegliere e di elencare vite immaginarie, vite che non sono quelle che stiamo vivendo ma che potremmo desiderare, per un motivo o per un altro, di vivere. Che cosa vorremmo essere? E cosa faremmo in quelle vite? In effetti il passo successivo non è così banale: vivere per una settimana quella vita finora solo immaginata.
Avevo scelto queste cinque vite immaginarie:
– Ballerina
– Scrittrice di storie per bambini
– Astroterapeuta
– Restauratrice
– Bibliotecaria
Poi, dovendo scegliere quale rendere tangibile per una settimana, ho preferito la scrittrice di storie per bambini.
Durante questa settimana mi sono calata nella parte e ho sperimentato la mia scrittura arrivando a comporre una piccola storia che (incredibile!!!) non è ancora terminata e che ancora sto seguendo, arricchendo ed evolvendo.
Perché sembra non concludersi mai, è aperta, cresce con me.
La storia ha per titolo L’annaffiatoio verde: se volete conoscerla potete trovarla qui e qui.
Oggi ho un rapporto “interattivo” con questo racconto: l’ho letto spesso a mia figlia, è lei che mi ha ispirato quando era più piccina e che oggi mi porta ad arricchirlo continuamente, con immagini e passaggi sempre nuovi.
Vorrei arrivare ad illustrarlo completamente per ottenere un album “di famiglia” , ma so che c’è ancora tanto lavoro da fare: in particolare, mi piacerebbe svilupparlo creando una una filastrocca per ogni insetto con cui la bimba viene a conoscenza.

Buon lavoro a Cristina, quindi!
Se avete incrociato La via dell’artista solo con questo articolo e siete interessati a capire da dove si parte, vi segnalo i post precedenti:
Gli AllenaMenti continuano lunedì prossimo, 3 dicembre.
(Photo credits: Cristina)
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Correlati
Molto interessante, ci voglio provare anch’io!
Se vuoi condividere quali sono le tue vite immaginate questo spazio è sempre aperto:)
Ciao Grazia, è davvero bellissimo!!!
Ed è una grande emozione vedere i miei bozzetti pubblicati qui sul tuo blog!
Grazie per l’augurio! Buon lavoro anche a te e a tutti- tutte voi che avete deciso di intraprendere quest’ avventura piena di sorprese!
È un piacere!
Oh cappero…anch’io mi sono immedesimata in una scrittrice di libri per i bambini…e ho pure pubblicato…SONO TROPPO AVANTI!!!
Scake
Come sempre, Scake, come sempre!
Ma dove è possibile leggerla?
Su lulu.com “Storia dolce di una bambina tutta da mangiare” e fra qualche giorno sara` disponibile alla vendita on line anche su amazon.it. E` una cosa che e` nata da mia figlia L. che aveva tanta paura dei dentoni aguzzi del lupo. L’ho scritta io e l’hanno illustrata i miei bambini. Non e` niente di specialissimo ma e` bellissimo averla qui tra le mani e leggerla come l’avessimo appena comprata in libreria!
Che bello questo esercizio! Bella anche la testimonianza di Cristina. Ti scrivo dal paesello, ma mercoledì torno a casa e mi leggo con calma le tue riflessioni dell’altro giorno. Mi spiace non aver potuto organizzare un incontro con te, ma sto pochissimi giorni e Miranda si è subito ammalata. Evidentemente il clima di queste parti l’ha colta impreparata. 😦 A presto!
Mi spiace, sia per la piccola sia per la nostra mancata occasione.
Spero che tu ti sia rivista con un po’ di amici e che abbia se non incontrato almeno intravisto la te adolescente 😉
Vivere una vita immaginaria….magari!!!
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so già che a frenarmi non sarà la mancanza di tempo ma la paura di non sentirmi all’altezza.
mi sa che devo proprio comprarmi questo libro!
Natale è vicino: regalare e regalarsi libri è un ottimo modo di premiare e premiarsi 🙂
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uno scalino per volta..terzo punto arrivo!!
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