COME SVILUPPARE IL PROPRIO IO CREATIVO: ALLENAMENTI #21
L’ho già ammesso altrove, ma occorre, per far sì che le informazioni non vadano disperse, che lo scriva anche qui: il mio esperimento di astensione dalla lettura è andato così così.
Non ho rispettato i sette giorni che mi ero imposta. Quelli senza leggere sono stati solo cinque.
Mercoledì scorso, per colpa del libro di Guia Soncini, ho dichiarato la mia resa, nascondendomi tra pagine che descrivono il carattere italiano da un punto di vista conosciuto da tanti. Partire da lì, da I mariti delle altre, mi ha permesso di continuare a tradire il mio proposito di non lettura abbastanza facilmente.
Tornando all’esperimento, non lo ritengo un fallimento, sia chiaro: guardo a questi cinque giorni di non lettura come a una vera conquista sul campo.
Con cosa ho sostituito la lettura?
Con molta musica, molta scrittura (debitamente non riletta), molto ordine (ho armadi e cassetti spettacolari), molte telefonate, molti giochi con mio figlio.
Nel frattempo, nei cinque giorni di non lettura, ho collezionato debiti: reali (che pagherò sul conto della carta di credito i prossimi mesi) e virtuali, grazie ad una serie televisiva che ora non riesco più ad evitare di guardare. Di notte, ovviamente, ché il tempo diurno non ha neppure più posti in piedi.
Visto che l’intrattenimento via schermo è una cosa a cui avevo rinunciato da tempo e volevo cambiare le abitudini (fine ultimo dell’esperimento, del resto), sono andata alla scoperta della serie tv che sembra avere ottenuto i maggiori riconoscimenti negli ultimi anni, Mad Men.
Ma la serie, e il suo creatore, con cui mi sono segretamente fidanzata di recente (mi innamoro anche da un’intervista, io), meritano un capitolo a parte.
Torno quindi sui debiti contratti nel tempo dell’astensione e che corrispondono agli acquisti nei cinque giorni senza lettura: libri, ovviamente. Una decina, per sedare l’inquietudine.
Ora sono a posto per un po’ di tempo, ché tempo di lettura sarà per me: e se il libro della Soncini è stato il primo, da ieri a farmi compagnia c’è Sofia si veste sempre di nero di Paolo Cognetti, libro edito da Minimum Fax e presente nella dozzina dei candidati al Premio Strega. In bocca al lupo, Cognetti.
Una piccola nota a margine a proposito di astensione: se lo sceneggiatore che si occupa dell’Italia va avanti di questo passo, andrò, al prossimo giro, a incrementare le fila degli astenuti dal voto. E detto da me, è tutto dire.
***
Se questo è il primo primo articolo che vi capita di leggere riguardo a La via dell’artista e volete seguire il percorso per il recupero della creatività dall’inizio, ecco tutti i post che ne parlano, a partire dai primi:
- la presentazione del libro e del metodo di Julia Cameron
- i due strumenti di base per percorrere la via: le tre pagine quotidiane e l’incontro con l’artista
- come recuperare la sicurezza, uscire dall’ombra e sconfiggere i propri personali killer creativi
- un esercizio utile e piacevole, da rinnovare lungo tutta la via: vite immaginarie
- del perché e del percome la creatività comporta un processo di cambiamento
- contro lo scetticismo e contro le vecchie abitudini
- dare un senso alla rabbia e farsela amica
- esercitare la propria creatività facendosi un piccolo dono: ritrovare il proprio io bambino e la stanza della propria infanzia
- imparare a coltivare l’interesse per la vita quale la si vede
- scrivere una breve storia partendo da tre parole date (ed ecco i risultati: questi i vostri racconti, questo il mio)
- sincronicità, ovvero salta e la rete apparirà
- affrontare la vergogna e le critiche
- provare a indagare, come un detective, se stessi
- l’importanza della condivisione: come creare un circolo creativo e trasformare le notti buie dell’anima in notti stellate
- avere il coraggio di dirsi che non sempre va tutto bene
- l’incontro con l’artista: come trovare sempre nuove idee e come alzare il tiro
- il ruolo delle tre pagine nel processo di cambiamento e come non abbandonarle
- astenersi dalla lettura per sette giorni: una sfida da provare
- creare una stanza tutta per sé, e non per finta
Gli AllenaMenti tornano lunedì 29 aprile
Bellissimo questo post della mezzanotte! Vado a leggere così risparmio 🙂
Ciao Graziana, che bello avere compagnia di lettura anche a quest’ora!
A me succede di astenermi dalla lettura per scarsità di “ispirazione”, allora compro nuovi libri e il più delle volte mi accorgo di averne nascosti per casa altri di cui non ricordavo più…..
Anchio potrei astenermi dal voto, tanto non sembra servire…….(lo so, lo so che non si deve entrare in questa spirale!?)
Ale, i libri nascosti in casa sono per me come le scarpe e le magliette di una fashion addicted 😉
Avevo letto del tuo proposito di astensione… e avevo pensato “io non ce la farei mai”.
Se non leggo libri ho almeno 3 riviste che mi aspettano sul comodino.
Ma come hai fatto a scegliere i libri da acquistare senza nemmeno leggere una pagina, erano già nella tua wish list? 😉
Io adoro Mad Men, secondo me è quasi un universo parallelo. Quindi aspetto la tua opinione in merito, e magari anche il link all’intervista che ti ha fatto innamorare 🙂
Sì, erano tutti in wish list meno il libro di Guia Soncini, trovato a caso in libreria (a caso per modo di dire, era ben posizionato e visibile).
Che bello trovare un’altra estimatrice di Mad Men, ti prego commentiamolo insieme!
Per il link, lo recupero a breve!
Sono a tua disposizione 🙂
allora mi do alla lettura, come al solito…ora posso dire che lo faccio per il budget familiare!
Brava, è una scusa a cui è facile, da oggi, aggrapparsi!
Grace quali sono gli altri 8 libri che hai acquistato? Io ti consiglio La lucina di Moresco, ne parlo nel mio ultimo post 🙂
Bacio grande Amica
Non ti ho ancora letta, rimedio oggi!
Dei libri parlo a breve, promesso.
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