Venuto al Mondo di Margaret Mazzantini

UN POST CON APPUNTI SPARSI DI VITA

Non so se conoscete il libro o se lo avete scoperto grazie alla forte promozione per l’uscita del film: poco importa, due modi diversi di raccontare la stessa storia.

A me piace la coppia Mazzantini Castellitto, quindi non posso che consigliarvi lettura e visione (quest’ultima, comunque, solo per gli amanti del libro, c’è poco da fare): tutti e due attori, hanno voluto trasformarsi (lei in scrittrice, lui in regista) seguendo le proprie passioni e sono riusciti a fare della loro coppia una società creativa perfetta.

La storia raccontata in Venuto al mondo ha per me un significato particolare: voglio tenerne traccia per non dimenticarlo, lo faccio qui.

Ogni tanto ripeto a me stessa, e a chi mi vuole ascoltare, che i libri, le storie che raccontano, possono piacerci o meno, possono farci riflettere o essere dimenticate in fretta, possono addirittura cambiarci la vita se le leggiamo al momento giusto.

I libri dell’adolescenza formano carattere, speranze, passioni: possono restare nei nostri ricordi più cari traslati dalle nostre emozioni: poi un giorno decidiamo di rileggerli e spesso ci chiediamo con stupore perché ci erano piaciuti così tanto.

Forse anche Venuto al mondo mi farebbe lo stesso effetto, non lo so, non ho tempo di rileggerlo ora. So però che quando lo lessi era indubbiamente il momento giusto.

Io e il padre di mio figlio ci siamo conosciuti nel 2001, quasi undici anni fa, e, sconsideratamente, abbiamo cercato subito di diventare genitori.

Pietro di anni ne ha tre. Nel mezzo, tutta la disperazione di questo mondo: ché comunque, quando vuoi avere un figlio, il resto del mondo conta ben poco.

Non ho intenzione di raccontare quella parte della mia vita, non credo che lo vorrò mai fare: scriverò solo che Pietro è stato concepito in una notte di agosto, dopo un tremendo incidente stradale dal quale mio marito, per qualche motivo ancora oggi misterioso, si è salvato.

Gli esami di luglio davano a lui una “capacità riproduttiva” dello 0,1%, mentre io ero reduce dall’ennesima isterosalpingografia e avevo cominciato un nuovo ciclo medicato: a settembre ci aspettavano i primi incontri per poter dare avvio alla procreazione medicalmente assistita, fivet o icsi, non era ancora stato definito.

E Pietro è calato nel mezzo, spazzando via tutto.

Che c’entra la Mazzantini? A Natale 2008 mio marito mi regala Venuto al Mondo: io lo leggo in poco più di ventiquattro ore, rivivendo con la storia di Gemma e Diego tutte le sensazioni degli ultimi anni, tutto il non detto tra me e mio marito.

Potevo permetterlo, c’era Pietro ora dentro di me.

Quello che mi ha stupito è che quella donna, la Mazzantini, di figli ne ha ben quattro, il che fa presupporre il fatto che non si sia mai sentita sterile: il suo saper raccontare un dolore mai provato la rende ancora più interessante.

Con questo post partecipo all’iniziativa il Venerdì del libro, che vi invito a conoscere.

36 pensieri su “Venuto al Mondo di Margaret Mazzantini

  1. A me la coppia Castellito-Mazzantini non piace particolarmente. Però Venuto al mondo l’ho letto qualche tempo fa, perché qualcosa della Mazzantini andava letto (il mio io-bibliotecaria non rispetta alla lettera il decalogo di Pennac). Beh! MI è piaciuto moltissimo. Mi è piaciuta la protagonista, mi è piaciuto il comprimario, mi è piaciuta la trama, tutta la storia. Con i miei pregiudizi fatico ad azzardare altre letture della stessa autrice, ma “mai dire mai”!
    Bella la vostra storia con Pietro e di Pietro. Sono quelle storie che ai miei bambini racconterei continuamente, per ricordargli in ogni occasione quanto bene e quanto amore c’era ad aspettarlo.
    Un abbraccio.
    Non ce la faccio a venire a Milano, però sarò appiccicata a twitter!

    • Quando sarà più grande gliela racconteremo, ne sono certa.
      E non sai quanto mi spiace per domani: cercherò di collaborare via Twitter a farti partecipe anche a distanza dell’incontro.
      Notte!

  2. E’ tra i libri che ho intenzione di leggere (purtroppo tanti… io sono lenta, in 24 ore non leggo nemmeno camilleri). A proposito di concepimento, mi piace pensare che quello di Nicola è avvenuto in seguito ad una ‘costellazione familiare’ a cui avevo solo assistito e durante la quale avevo realizzato improvvisamente che la mia famiglia d’origine è fatta da cinque persone, non quattro. Ho dovuto far pace con la quinta per poter rimanere incinta, ne sono convinta. E così si sono potute ritrovare incinte due sorelle insieme, una generazione dopo, che è una cosa proprio bella.

  3. Ne parlavamo giorni fa. Stavo pensando anch’io di scriverne. Se riesco lo faccio domani, anche se non riuscirò ad andare a vedere il film, almeno per il momento. Ho anche la suocera un po’ ko, quindi rimando la visione a quando uscirà in dvd.
    In questo tuo post apri una finestra sulla tua vita, su una parte di essa dolorosa ed infine luminosa. Non posso capire il dolore di questa tua esperienza, ma capisco perchè tu sia così legata a questo libro.
    Un abbraccio

  4. Libro e film sono a me noti ma non “di persona”, solo tramite ciò che ho sentito in giro.
    Il tema è così delicato…mi sta a cuore. Devo mettere in conto di leggere il libro innanzitutto, poi magari di vedere anche il film.
    Grazie per aver condiviso una parte codì intima della tua storia di donna, compagna e madre.

  5. Anchio, come per La solita mamma non nutro grande simpatia per la coppia Castellitto/Mazzantini. Ammetto di conoscere e apprezzare lui come attore ma non ho mai letto nulla di lei. Ultimamente mi imbatto in libri scritti da persone note (ho letto i due libri della Bignardi) e sono delusioni. Ma è solo un mio parere! Percio’ grazie al tuo post provo a rimediare con Mazzantini, magari cominciando proprio dal film.

    alessandra

    • Della Bignardi scrittrice conosco solo Non vi lascerò orfani. Mi ha lasciata perplessa: non solo la storia, autobiografica senza se e senza ma, mi è parsa di poco spessore, ma anche la prosa la ricordo come parecchio deficitaria.

      Non ho più letto nulla di lei, che oggi, tra l’altro era presente alla BookCity con il suo L’acustica perfetta: non credo che ripeterò l’esperienza della sua scrittura, per ora.

      Fammi sapere che ne pensi della storia di Venuto al mondo, se deciderai per libro o film 🙂 Ciao!

      • penso partiro’ dal libro, il film era fuori nel cinema vicino casa ma gia’non c’e’ piu’.
        concordo totalmente sulle tue considerazioni su prosa e storia di bignardi. io ho letto anche il secondo ma niente di che. per quest’ultimo non so, se proprio ci incappo in.biblioteca…..
        peccato per book city, avevo il programma in.borsa ma questo w-e i miei figli avevano bisogno di me e ho rinunciato. ( gran rimorso!)

  6. Tenera e commovente questa finestra che hai aperto. Anche io non posso capire a fondo le emozioni che hai vissuto, ma credo nei “miracoli”, nelle sorprese che la vita ci riserva.
    Il libro lo leggero sicuramente….il film non lo so.

  7. Pingback: Homemademamma » Venerdi’ del libro: “Pensare come Leonardo”

  8. Ti parlavo delle mie impressioni su questo libro nei commenti di qualche post fa.
    Ti ringrazio per aver condiviso una parte così importante del tuo cammino. Credo anche che sia qualcosa che non so capire, almeno non fino in fondo, mentre posso partecipare al tuo dolore e alla tua gioia successiva.
    Il fatto che la Mazzantini, madre di 4 figli, sappia esprimere così bene certi sentimenti fa di lei una scrittrice.
    Non vorrei mai vedere il film…
    Buon inizio di settimana,
    a presto!
    🙂

  9. anche io l’ho letto appena pubblicato. Un capolavoro. Ci ho pianto, non ci ho dormito per finirlo. Secondo me è uno di quei libri che ti resta per sempre dentro.

  10. Una storia che è’ difficile dimenticare. Ho amato il libro, ho apprezzato il film. Non tutti gli scrittori sanno essere così esaustivi nel toccare drammi individuali e di popolazioni, al contempo. Sono mamma di due bambini, una sorella alle prese con la 7ma icsi, un’europea maggiorenne durante l’assedio di Sarajevo . Non mi sono accorta di quanto dramma mi circondava! La storia mi ha ricordato la mia parte nel mondo, Ilaria

    • Ciao Ilaria,
      grazie a te per avere voluto lasciare qui un pezzetto della tua storia. E tanti, tantissimi auguri a tua sorella: le invio i miei pensieri più positivi!
      Grazia

  11. Ho letto questo libro in un momento particolare: D. aveva 9 mesi, era finita l’esogestazione, stavo per tornare al lavoro…
    Questo libro ha dato voce a tante emozioni e sentimenti che si erano sedimentati dentro di me, ha segnato anche il ritorno alla lettura veramente attiva, sono stata sveglia fino a notte fonda per finirlo.

  12. Anche a me la coppia Castellito/Mazzantini non mi fa impazzire. Il libro l’ho letto ma non mi ha appassionato, Mentre mi aveva stregata “NOn ti muovere”

    • Anche quello mi era molto piaciuto. Forse anche per la freschezza della sua scrittura: devo dirti che prima ancora avevo letto il suo libro d’esordio, Il catino di zinco, romanzo breve dedicato alla nonna, ma la sua scrittura è veramente decollata con Non ti muovere.

  13. Il film non l’ho visto ma ho letto il libro e mi è piaciuto moltissimo. Poi con alcuni libri che la Mazzantini ha scritto successivamente mi è sceso l’indice di gradimento nei suoi confronti. Resta il fatto che “Venuto al mondo” è molto, molto bello. Ieri sera una mia amica mi parlava del film e mi diceva che lei è rimasta piuttosto soddisfatta della trasposizione cinematografica… Io però sono scettica: quando un libro mi piace così tanto poi ho paura che il film mi possa lasciare l’amaro in bocca… però ammetto di avere una certa curiosità addosso. Libro, comunque, consigliatissimo.

    • Pensa che io di solito cerco di vedere sempre anche il film, dopo, o se mi capita di vedere prima un film tratto da un’opera letteraria, poi la cerco e la leggo. Perché sono sempre e comunque storie diverse.
      E, lo scrivo in chiaro, magari non si era capito, a me le storie, in qualsiasi contenitore vivano, piacciono tantissimo.

  14. Cara, tu, insieme a tuo marito, sei stata indubbiamente oggetto di un miracolo ed è inimmaginabile pensare quale peso possano essere stati sulle tue spalle di donna quei 7 anni prima dell’arrivo di Pietro.
    Non ho mai letto niente sull’argomento, inconsciamente mi sembrava di violare un mondo totalmente sconosciuto con la mia fertilità recidiva. Eppure sono letteralmente circondata da amiche (non conoscenti, amiche) che non riescono a esaudire il loro desiderio di maternità, e io mi sento puntualmente impotente e in colpa.
    Forse è il momento di attraversare questo timore, questa divisione tra ‘chi può e chi non può’ partendo dal fatto che siamo tutte donne accomunate da 1 unico, incessante, desiderio di felicità. Il come, perché, quando possa compiersi è una conseguenza e non il punto della questione.

    Cosa mi consigli: prima libro e poi film?

  15. mi sono innamorata della penna della mazzantini leggendo “non ti muovere”. una penna cruda e accorata, periodi corti e senza fronzoli. una delle mie canzoni preferite recita “solo sangue e non magia” e credo siano le parole adatte per riassumere il mondo in cui vieni catapultato quando ti immergi nelle pagine del libro.
    ho tardato a leggere “venuto al mondo”, temevo di perdere quell’amore che avevo provato al “primo appuntamento”. ora invece penso che stavo aspettando il momento giusto perchè un libro del genere ti entra nel sangue e diventa te.
    Io non sono ancora una mamma e non ho ancora mai provato a diventarlo quindi non so cosa si prova quando dentro di te cresce una creatura e non so cosa si prova nel non riuscire a realizzare questo sogno ma so cosa vuol dire sentire dentro un amore infinito che ti buca le viscere per uscire e in qualche modo la maternità somiglia a questa sensazione.
    Ho sempre pensato che tu fossi amore allo stato puro e davvero non mi stupisce che tu sia venuta qui a parlare di Lei e anche di te.

    S.

    • Che bello Simo, non ho mai ricevuto un complimento più bello.
      Grazie di cuore.
      Prima o poi la voglia di maternità ti coglierà e spero che tu possa realizzarla in modo pieno: non scrivo indolore perché, comunque sia, indolore mai non è.
      Un abbraccio, anche se da lontano
      Grazia

  16. ho letto anch’io e recensito questo libro (http://ahsonounamamma.blogspot.it/2012/09/i-venerdi-del-libro-venuto-al-mondo.html) perchè mi è piaciuto tantissimo. Anche il mio Pietro ha tre anni e mezzo ora e la fatica della ricerca la conosco da vicino… Il film invece non mi ha per niente entusiasmata, ho trovato che i temi siano stati tutti accennati in maniera molto superficiale… Forse avevo aspettative troppo alte! Bello il tuo blog, ci passerò più spesso!

    • Grazie e lieta di avere fatto la tua conoscenza così, grazie ad un libro, un nome (quello dei nostri figli) e un bel po’ di cose (non del tutto felici) in comune.

      Personalmente tengo sempre molto basse le mie aspettative, sia quando mi innamoro prima del sia quando mi innamoro prima del film: sono sempre storie simili, ma mai la stessa storia.

      Nel caso del film Venuto al mondo ho apprezzato il modo diverso di presentare i protagonisti, che non sono decisamente gli stessi del romanzo. Mi sono mancate tanto due parti, quella sulla ricerca di un figlio a tutti i costi (nel leggere questa parte mi ero sentita molto vicina e al tempo stesso smarrita) e quella più profonda, cruenta, delle scene di guerra. Immagino che questa seconda parte avrebbe comportato investimenti effettivamente pesanti.

      A presto
      Grazia

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