Stagioni da Sfogliare

UN LIBRO ILLUSTRATO DI BLEXBOLEX

 

Quando ti capita per le mani un libro come Stagioni di BlexBolex la giornata può prendere sfumature nuove anche se dalla finestra si intravede solo una fetta di cielo grigio e bigio.

Cercavo un libro sugli alberi, uno dei miei simboli preferiti, ricco di significati già suoi e che io ho rivestito di mie personali accezioni: e tra le mani mi sono ritrovata questo libro che, illustrando l’alternarsi delle stagioni e dei ritmi della natura, ci permette di riflettere sulla semplicità del quotidiano e ci invita ad ascoltare le nostre emozioni. 

Per realizzare Stagioni (Saisons, nell’edizione originale francese) all’autore “sono serviti un autunno, un inverno, una primavera, due estati, qualche tempesta e molto sole”: ne è valsa la pena, visto che ci accompagna in uno straordinario viaggio nel tempo fatto di fantasie cromatiche stese su una carta ruvida e spessa che diventa pagine belle da accarezzare.

Troviamo nelle centottanta pagine che compongono Stagioni tutta la forza del passare del tempo, stagione dopo stagione. E le stagioni vengono presentate a partire dai loro dettagli che, riuniti, offrono significati che possiamo leggere a partire dalla nostra esperienza e trasformare in emozioni: la primavera è un profumo, l’inverno una tramontana, l’estate un incendio, l’autunno un orizzonte.

Mentre sfogliamo il libro, sentiamo il tempo trascorrere (la narrazione dura tre anni e una primavera) e le associazioni tra immagini e parole si fanno sempre più complesse: si segue lo sviluppo linguistico di un bambino che inizialmente usa solo una parola per indicare un oggetto e poi, crescendo, impara che esistono vari modi per indicare la stessa cosa.

Ecco allora che l’albero (immagine che si ripete, illustrato nelle varie stagioni e indicato con dettagli sempre diversi) in autunno diventa una festa perchè i suoi colori infuocati portano a pensare ai fuochi d’artificio e ai colori vivaci di una fiera di paese.

Le immagini (dal colore pieno, bellissime) riguardano soprattutto la natura, ma anche gli interni, le persone, i gesti: e vengono sormontate da parole sempre diverse, che possono aiutare lo sviluppo del linguaggio del bambino.

Ad esempio, certi gesti vengono ripetuti in stagioni diverse e il contesto cambia il significato. L’immagine di un bambino, vestito in modo leggero in una stagione, con la sciarpa di un altra, viene raffigurato nel gesto di starnutire: nell’immagine primaverile la parola associata è allergia, nell’immagine invernale troviamo invece indicata la parola raffredddore.

Stagioni è pubblicato in Italia dalla casa editrice Orecchio acerbo: sul loro sito, nella pagina dedicata alla pubblicazione, è possibile scaricare e sfogliare in formato .pdf un estratto dell’opera, un assaggio che, vi avviso, come è successo a me vi farà venire voglia di tenere tra le mani l’originale.

BlexBolex è lo pseudonimo con il quale Bernard Granger firma le sue opere: nato nel 1966 in una cittadina al confine tra Francia e Belgio, Bernard, partito con l’idea di fare il pittore, è diventato serigrafo dopo essere stato conquistato dalla magia delle forme stilizzate in colori puri e dalla vivacità della cartellonistica e dei fumetti anni Cinquanta e Sessanta.

Nel 2009 la sua opera Imagier des gens vince alla fiera del libro di Lipsia il titolo di libro più bello del mondo: con una premessa di questo genere, e dopo avere visto Stagioni, questo è di certo il prossimo libro di questo autore che voglio sfogliare! L’opera è pubblicata in Italia sempre da Orecchio acerbo con il titolo Immaginario.

La produzione di BlexBolex di libri per bambini e per ragazzi è davvero ricchissima, tutta da esplorare, non solo per le immagini e per la creatività che ci si ritrova, ma anche perchè sono davvero piccoli capolavori per lettori di tutte le età, da leggere con le differenti chiavi interpretative date dalla propria esperienza, di bambino e di adulto.

Con questo post partecipo all’iniziativa il Venerdì del libro, che vi invito a conoscere.

 (si ringrazia per la foto di apertura GuidoGioma)

23 pensieri su “Stagioni da Sfogliare

  1. Ma lo sai che cercavo proprio un blog come questo per orientarmi nel mondo della cultura e della letteratura per l’infanzia e non solo? Anche per me il tuo spazio e’ stata una bella sorpresa e ti seguiro’ fedele! Grazie Scake

  2. Certamente è un libro originale, complimenti per la segnalazione Grazia!
    Ho dato un’occhiata all’estratto e dà bene l’idea dell’opera.
    Comunque, a parte tutto ciò… a me piace da morire la foto che hai messo all’inizio del post 🙂 quell’albero è uno spettacolo!!! Ma l’hai presa dal web o hai avuto la fortuna di scattarla tu?

    Un abbraccio, alla prossima 🙂

    • Ciao Maris, benvenuta!

      Secondo me è un volume da non perdere: prima di usarlo con il bimbo ho iniziato ad usarlo per me stessa, trovandolo molto stimolante perchè fa correre la mente con immagini molto belle e con l’uso di parole alla fine mai banali.

      Anche io amo molto la foto che ho scelto per l’apertura dell’articolo: non è mia, è di Guido, un amico di cui ho parlato qui. La foto è stata scattata lo scorso anno in Giappone: se sei incuriosita dalla cosa, ti invito a visitare il mio profilo su Pinterest dove puoi trovare una board dedicata al viaggio in Giappone di Guido (ci puoi arrivare dal link a Pinterest che trovi sulla spalla sinistra).

      Per me il Giappone purtroppo resta ancora un viaggio-desiderio che spero prima o poi di fare 🙂

      A presto,
      Grazia

  3. Libro interessante che non parla solo delle stagioni in modo stereotipato, ma ad ampio raggio se le associa anche al raffreddore o all’allergia!me lo appunto per quando mia figlia sarà più grandicella!Partecipo anch’io all’iniziativa del venerdì del libro!buon weekend!

    • Ciao Federica, benvenuta!

      I bimbi purtroppo (o per fortuna…) crescono velocemente e io mi tengo sempre segnati titoli interessanti per “dopo”. Spero che il week end mi regali un po’ di tempo per visitare le tue proposte di lettura e quelle di tutte le altre partecipaenti all’iniziativa del Venerdì del Libro.

      Ti auguro un beuon week end, di letture e altro.
      Grazia

  4. Pingback: Homemademamma » Venerdì del libro: “Il mio corpo”

  5. Curiosa come una scimmia sono andata a scaricare il pdf. Mi sembra un libro originale soprattutto per quanto riguarda le illustrazioni. Mi lascia un pò perplessa però il nutrito numero di pagine (leggao sul sito 180), per quanto siano illustrazioni. Temo che per l’età consigliata (4 anni, sempre sul sito) siano un po’ tantine e per bimbi un po’ più grandi temo possa essere considerato un po’ “semplice”. Che ne pensi

    • In effetti il volume è corposo: la storia parte una primavera, dura 3 anni (quindi le stagioni si susseguono per 3 volte) e finisce nella primavera successiva: diciamo che più la narrazione avanza più le cose passano da un livello di semplicità ad uno di complessità, ossia da parole che si possono associare direttamente alle immagini fino a concetti che sono elaborazioni delle immagini stesse.

      Mi accorgo che raccontarlo non è semplice e credo che potrebbe essere interessante tornare su questa pubblicazione: anzi, me lo metto tra gli obiettivi di maggio, magari con una idea di utilizzo con i bambini.

      Personalmente ho provato a sfogliarlo tre o quattro volte con Pietro (che ha tre anni) e mi sono limitata al primo giro di anno ottenendo il suo interesse e la richiesta di riguardarlo insieme (e quando succede, è sempre un punto a favore del libro!): gli anni successivi vorrei “giocarmeli” tra qualche mese, seguendo il suo natuale interesse.

      Mentre invece ribadisco che l’utilizzo da parte degli adulti è davvero interessante: fa partire l’immaginazione, aiuta a vedere le cose da un altro punto di vista e a uscire da schemi prefissati. Che poi è ciò che la buona arte dovrebbe sempre fare 🙂

      • Replica chiara. Non avevo pensato alla possibilità di interrompere la lettura, (io ho sempre la smania di arrivare in fondo!).
        Concordo sul segnale positivo della richiesta di una rilettura e aspetto il racconto delle attività basate su questo albo.
        Grazie

  6. Pingback: Il mio 2012 in 12 Libri | ToWriteDown

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