#WCreads

LETTORI IN SALA DA BAGNO

 

Twitter mi diverte: ogni tanto ne faccio qualche scorpacciata: seguo un hasting, incrocio personaggio divertenti, faccio incetta di notizie.

Alcune settimane fa ho seguito #WCreads: nessuna scoperta sensazionale, ma non immaginavo che l’abitudine della lettura da bagno avesse così tanto seguito.

Sono in tanti quelli che dichiarano di leggere in bagno, nella vasca ma anche sul più prosaico water, dal quotidiano alle riviste di settore, classici inattesi e, in mancanza d’altro, etichette di bagnoschiuma:

#WCreads io sono uno di quelli che ci va col giornale anche a lavoro #WCreads in mancanza d’altro ho letto anche il bugiardino dei Tampax #WCreads il top sono i deodoranti per ambienti con avvertenze scritte in 10 lingue impari a dire proteggere dai raggi solari in polacco #WCreads consiglio di non interrompere la lettura appoggiando il libro sul calorifero se scivola dietro è difficile recuperarlo da seduti #WCreads a casa mia è la Settimana Enigmistica #WCreads qualunque posto nel mondo è buono per leggere un libro #WCreads da piccolo, sul vasino, quando mamma chiedeva Hai finito? la risposta era Ancora due pagine! #WCreads a 6 anni odiavo mangiare e amavo i libri, a meta’ cena dicevo che mi scappava, e sparivo in bagno per 1 ora

Voi avete questa abitudine? Io leggo riviste femminili nella vasca da bagno: se mi cadono nell’acqua non ho rimpianti. E tempo fa ho trovato anche questa collana: date un po’ un’occhiata, credo che si tratti proprio della prima raccolta di racconti scritti per la sala da bagno.

Devo dirvi però che le mie letture da bagno nell’ultimo anno si sono concentrate attorno al vasino di mio figlio: ebbene sì, è da circa un anno che sto cercando di iniziarlo all’uso di questo prezioso strumento, ma non ne vuole sapere. Se fosse per lui, pannolino forever.

E per aiutarlo a capirne l’utilità mi sono fatta anche una cultura sulla letteratura dedicata a vasino e water per bimbi in fascia 1-4 anni. Ecco i miei preferiti, scoperti in libreria, in biblioteca e grazie ai servizi della Cooperativa Aurora Domus di Piacenza:

Posso guardare nel tuo pannolino? (scritto e illustrato da Guido Van Genetchen, Clavis editore, 2009)

La storia di Topotto, un cucciolo molto curioso che smonta sempre i suoi giochi per vedere cosa c’è dentro. Curiosa in tutti i buchi che incontra, dentro le tane, i vasi e le bottiglie: e dentro i pannolini dei suoi amici! Un bel libro con le alette per sorridere sul vasino.

Pipì e popò (scritto e illustrato da Vestergaard Hope, La Margherita editore, 2011)

Un gruppo di cuccioli assai birbantelli che non tirano mai l’acqua in bagno, fanno pipì sull’asse, non chiedono posso? prima di entrare. Ma all’asilo le regole sono importanti per poter vivere bene insieme!

Caccapupù (scritto e illustrato da Stephanie Blake, Babalibri editore, 2006)

Un coniglietto cocciuto che sapeva solo dire a tutti Caccapupù: quando gli toccava svegliarsi, quando doveva mangiare, quando doveva lavarsi. E dopo una brutta avventura con un lupo affamato, ecco la sua ritrovata identità: “Mi chiamo Simone!”

 

Lupetto e il suo vasino (scritto da Benoît Marchon e illustrato da Michel Backès, Motta Junior, 2002)

Lupetto e le sue prove d’uso del vasino, tra quando arriva troppo tardi, a quando ci sta seduto inutilmente, a quando decide di giocarci o starci a guardare i suoi libri illustrati.

 

Tutti ci vanno (scritto e illustrato da Emile Jadoul, Ape, 2004)

Ma dove vanno tutti di corsa? Ecco passare papà e poi la mamma e poi ancora una carrellata di personaggi colorati, il principe e la principessa, il cowboy e l’indiano. Dove vanno? Una domanda cui risponde a sorpresa la scena finale.

 

Basta pannolino! (scritto da Manuela Nava e illustrato da Desideria Guicciardini, Lapis, 2009)

Il libro fa parte della collana Senza parole e infatti non contiene nulla di scritto: un bambino decide di dire addio al pannolino e i suoi familiari lo riempiono di…vasini. Vasini colorati, di tutte le forme, per ogni utilizzo: ma non tutto andrà come gli adulti si aspettano.

Alla fine, dopo vari tentativi, mio figlio ha eletto a suo attuale libro da bagno Anna impara ad usare il water (scritto e illustrato da Kathleen Amant, Clavis, 2007).

Le illustrazioni sono molto definite e con colori a contrasto, il formato comodo per essere sfogliato sul vasino, la storia semplice e soprattutto sfidante: non si parla di vasino ma di water, la frontiera finale. La storia coinvolge tutti i componenti della famiglia che vengono mostrati alle prese con il water succitato: sul testo, breve e diretto, per ora sorvoliamo, siamo molto interessati alla procedura. Speriamo bene. 

Con questo post partecipo all’iniziativa il Venerdì del libro, che vi invito a conoscere.

26 pensieri su “#WCreads

    • Ciao Simonetta,

      grazie, mi fa piacere condividere queste letture bimbesche.

      A dire il vero ne mancano tanti, ma questi sono appunto i miei preferiti: il libro di cui mi parli l’ho sfogliato il libreria giusto giusto un paiodi settimane fa, mi è piaciuto ma mi sembra più adatto a bimbi grandicelli, dai 4 in su.

      Dici che è utilizzabile prima?

      • A partire dai tre anni sì (nell’età in cui si comincia a togliere il pannolino). E’ utile anche perché alla fine ci sono dei bollini da staccare e da dare in premio al bambino che riesce a fare la pipì da solo (ci sono anche per quando non ce l’ha fa, o quando ci è mancato poco perché ci arrivasse in tempo!). Di solito odio i gadget, ma questi adesivi li conservo per la mia ultima “spannolinata” a breve della terzogenita (2 anni e dieci mesi).

  1. Dipende dal periodo e da quello che sto leggendo.
    Ultimamente non riuscivo a staccarmi da 1Q84 di Murakami ed il bagno è il tempio perfetto della lettura: silenzio e solitudine, anche se la comodità dopo un po’ svanisce 😉
    Altrimenti, per staccare o risvegliare la mente di prima mattina, mi dedico ad un solitario numerico sul telefono.

  2. Beh …. allora non puoi non comprare “Chi me l’ha fatta in testa” di Werner Holzwarth e Wolf Erlbruch. Praticamente ad una Talpa graziosa e decisamente miope, accade un piccolo incidente: qualcuno gliel’ha fatta in testa! Ma chi è il colpevole? Per scoprirlo la Talpa dovrà svolgere approfondite indagini. Divertentissimo!!!!!!

    • Benvenuta Silvana,

      e grazie per il suggerimento: hai fatto bene a ricordare questo libro!

      Il bel volume Chi me l’ha fatta in testa? è stato tra quelli utilizzati dai ragazzi della cooperativa che ho citato nel post per organizzare una rappresentazione sulle buone abitudini in bagno a cui ho partecipato come spettatrice con mio figlio un paio di mesi fa. La talpa e le sue disavventure fanno davvero sorridere!

      A presto,
      Grazia

    • Ciao Palmy,

      devo dirti che non sono certo una grande esperta di Twitter ma so che gli argomenti possono essere segnalati con un hasting iniziale, il cancelletto: ad esempio, se scegli di parlare di un argomento o di un tema di attualità, come anche di un autore o di un personaggio, puoi farlo inserendo il nome preceduto dal cancelletto (ad esempio, #titanic che ho visto usato in questi giorni e infatti oggi è il centenario dell’affondamento!).

      Poi quando fai una ricerca per vedere chi parla della stessa cosa, nel campo ricerca inserisci la parola preceduta dal cancelletto e ti escono tutti gli interventi.

      Non è del tutto scientifica, come ricerca: tutto dipende da chi ha utilizzato l’hasting, se hanno usato la tua stessa parola chiave o simile.

  3. Cara Grazia, entro nel tuo blog e … mi si apre un mondo!
    Non tanto quello delle letture da bagno, che in molti amano portare avanti proprio in questa stanza (io mi limito alla vasca da bagno, perchè stesa o semisdraiata è la mia posizione di lettura preferita) quanto quello dell’educazione al vasino. Si, insomma, sapevo che di libri in tema ce ne sono tantissimi (come quelli sul sonno o su altri bisogni fisiologici) ma non avendo mai avuto la necessità di acquistarne cado un po’ ingenuamente dalle nuvole. Ti auguro che l’operazione spannolinamento vada finalmente a buon fine, vedrai che la stagione che sta per venire ti aiuterà, e Pietro sarà più disposto a collaborare. In bocca al lupo!

    • Grazie per l’augurio, Michela. Come ho scritto, finora i tentativi non hanno dato risultati degni di nota, ma non demordiamo.

      Per quanto rigurda la letteratura da bagno per bimbi, è stata anche per me una scoperta: divertente, tra l’altro, e a suo modo, passami la definizione, con una vena sentimental-poetica.

  4. Bello, anch’io avevo fatto una lista dei libri da bagno, il primo era “posso guardare nel tuo pannolino”, è stato nella hit parade per parecchio tempo.

    • Grazie!
      Posso guardare nel tuo pannolino è una chicchetta per bimbi curiosi, imperdibile.
      Devo dirti che al momento sto curiosando sulla tua rubrica Giochi a costo zero: che belle idee, bravvissima (o bravissime :-)!!!
      A prestissimo
      Grazia

  5. Pingback: Homemademamma » Venerdi’ del libro: “Vaticano S.p.A”

  6. Lo spannolinamento lo abbiamo conclusao da un po’ ma sia io che il mio cucciolo siamo estimatori delle pause di lettura sul water. Le mie purtroppo non durano molto, il cucciolo non mi dà trequa neanche lì

  7. I’ve been browsing on-line more than three hours as of late, yet I never discovered any interesting article like yours. It’s lovely value sufficient for me. In my opinion, if all web owners and bloggers made just right content as you did, the internet shall be much more helpful than ever before.

  8. Ecco, pian piano riprendo i contatti con la rete, e sto ripercorrendo tutti i tuoi bellissimi post che avevo perso durante questa pausa! Anche noi siamo alle prese con lo spannolinamento. Il fatto è che per una quindicina di giorni è andata benissimo, poi io ho iniziato a non stare bene, a non farcela a correre subito, a dimenticarmi di proporre, e siamo tornati decisamente indietro (ma del tipo che dopo 15 giorni asciutti giorno e notte, abbiamo dovuto riprendere il pannolino, oppure rassegnarci a lavare anche 10 paia di mutande/pantaloni/calzini, al giorno). Però anche noi non demordiamo. Il nostro libro sul water è “Le piccole storie di Margherita”. Anche se, in realtà, La Streghetta non ha un gran bisogno di leggere, perché quando si siede fa subito il suo dovere… Sono tutte le volte che lo fa anche altrove il problema…
    Per quel che mi riguarda: presente! Io ho sempre letto tutte le confezioni si shampoo e docciaschiuma che mi capitavano sotto mano. E anche ora, che ho i secondi contati, alla fine riesco a portarmi il telefono e dare almeno una sbirciatina alle notizie. Ma è nella vasca da bagno che faccio fuori libri interi (solo, ovviamente, quando me lo concedo e tutti quanti sono a letto!!). Credo che per me sia in assoluto il massimo del relax! Ecco perché alcuni dei miei libri preferiti hanno le “orecchie” arricciate: non è che li piego in malo modo, è l’umidità della vasca!!!

    • Operazione spannolinamento sempre in corso, risultati scadenti ma non demordiamo.

      E finalmente in biblioteca abbiamo recuperato anche il libro Corso di pipì per principianti che non trovavamo più in vendita (è fuori catalogo, che peccato!) e che La solita mamma, bibliotecaria eccelsa, ci aveva consigliato.

      Se il Corso fa la sua funzione non potrò esimermi dallo scrivere all’editore per chiedere che riconsideri una ristampa 🙂

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