Poesie sui Muri

Poesie sui Muri

 

Ero in un bar di Milano, ieri sera, con vino sui tavoli e libri sugli scaffali.

Alle pareti, su un intonaco color giallo, qualcuno aveva scritto delle frasi, anche intere poesie, come quella della foto qui sopra: una poesia di Patrizia Cavalli, con un errore di ortografia che non rovina il senso.

Io non avevo mai letto nulla di questa poetessa italiana: scoprirla è stato un dono di questa strana estate. Continua a leggere

Di Primavere e di Fortune

E DI NUOVI INIZI

Di primavere e di fortune

 

Io non lo so se questa primavera sarà un nuovo inizio, ma ci spero.

Che poi come inizio potrebbe bastare un pensiero, un tornare a casa, un abbraccio, una conferma, una scoperta. Anche una delusione, va, purché portatrice di nuovo vento. O di un profumo che sa di cose attese.

Avere una primavera, d’altronde, è una grande fortuna.

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Un Invito

Un invito

 

E se domani sera siete a Milano e non sapete proprio cosa fare e volete passare una serata fatta di parole potete venire qui, a Sagome Teatro.

Tra gli altri racconti, verrà letto il mio Hotel California. Sì, quello del mio amore mai sbocciato.

E’ saggio che sia letto a Milano, dove Andrea abitava e dove c’è ancora la Cascina California, di cui ho scoperto anni fa l’esistenza (e la storia) tra le pagine di Con la morte nel cuore di Gianni Biondillo. Un martedì di questi andrò a provare la sua famosa minestra.

Per sapere qualcosa di Sagome Teatro, c’è un bel sito.

Per sapere qualcosa della scuola di scrittura itinerante che mi ospita da qualche tempo a questa parte, c’è una pagina Facebook.

Hotel California, dicevo.

Le tre Sorelle

INCONTRI CON L’ARTISTA #4

Le tre sorelle di Anton Cechov

Serata a teatro, oramai qualche settimana fa.

Io e lei che attraversiamo piazza Leonardo da Vinci, a Milano, uno dei luoghi dimenticati di una città che sa sorprendere, che sa riempirsi di margherite in primavera, di venti profumati d’inverno, di ragazzi in ogni stagione

Stiamo andando a teatro, un anno dopo, circa. E lei non smette di parlare, di fare domande, di usare la voce che sarà costretta a trattenere nelle prossime tre ore.

Ma poi, dimmi: che cosa ti piace di Čechov? E si ferma, parandosi davanti come un ostacolo da superare.

Sul serio, che cosa ti piace?

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