Chapter #3

chapter 3

 

Buon compleanno, ToWriteDown: con questo, sono tre anni.

Grazie per avermi accompagnata in questo percorso. Grazie per avermi fatto conoscere così tante belle persone. Grazie per avermi restituito alle mie passioni. Grazie per avermi fatto capire che non sono sola. Grazie per avermi costretta a stare sveglia e all’erta anche quando volevo solo raggomitolarmi e non pensare. Grazie per avermi instillato il dubbio (di qualsiasi tipo). Grazie per avermi fatta vergognare. Grazie per non avermi fatta fermare.

Ti dedico quella domanda, quella della foto. Me ne sto ricordando un’altra, che però non è una domanda, adesso, e che non so di chi sia, come quella sopra. Ti dedico pure questa:

L’uomo che ha raggiunto il successo e l’uomo che ha fallito sono esattamente nella stessa posizione. Entrambi devono decidere cosa fare dopo.

Fa sì che non me le scordi mai.

Date un nome al Sogno

COME SVILUPPARE IL PROPRIO IO CREATIVO: ALLENAMENTI #52

Date un nome al sogno

A fine 2013 avevo proposto un esercizio, quello della ricerca dell’obiettivo (mai smettere di sognare): oggi, per questo cinquantaduesimo allenamento (o allenamente) propongo la seconda parte dell’esercizio.

Julia Cameron chiama questo esercizio di visualizzazione: a me piace chiamarlo date un nome al sogno. Che poi era il primo passaggio dell’esercizio precedente, ma è possibile che ora sia tempo di rinominarlo, di dargli il giusto nome. Continua a leggere

Mai smettere di Sognare

COME SVILUPPARE IL PROPRIO IO CREATIVO: ALLENAMENTI #50

Mai smettere di sognare

Questo è l’ultimo articolo che dedico nel 2013 al mio percorso lungo La via dell’artista, il metodo di Julia Cameron per il recupero e lo sviluppo della creatività: riprenderò l’appuntamento con gli AllenaMenti lunedì 13 gennaio 2014.

Che poi mi casca bene, trattandosi del cinquantesimo articolo: per l’occasione lascio a tutti coloro che vogliono cimentarsi un bel compito per le vacanze di Natale, un esercizio che ha come titolo la ricerca dell’obiettivo. Continua a leggere

Il Colore dei Soldi

COME SVILUPPARE IL PROPRIO IO CREATIVO: ALLENAMENTI #28

Daniela Tomerini Soldi d'artista

Tra i primi post che ho dedicato al percorso de La via dell’artista ce ne sono tre che sono stati per me molto importanti, da leggere spesso, ogni volta che ho bisogno di per ritrovare motivazione, fiducia, coraggio.

Il primo è dedicato all’abbattimento dei killer creativi, quei fattori, umani o materiali, che intralciano il percorso e che devono essere eliminati per riuscire a recuperare sicurezza e uscire dall’ombra.

Il secondo ha una foto che a me piace molto, in apertura: una scritta a penna nera su un quaderno a righe, una scritta che dice, con semplicità, one day can change everything. Che poi quando la scelsi, quella foto, ero ancora dubbiosa, eppure no, ve lo assicuro, è così: quando si decide di fare uscire l’artista che è in noi può davvero capitare di tutto.

Il terzo, infine, è un post che propone un esercizio per incentivare il cambiamento, per eliminare vecchie abitudini e invitare a provare nuove strade: suggerisce di tentare approcci differenti per riuscire, una volta per tutte, a  mettere da parte lo scetticismo ed esplorare a fondo nuove possibilità.

A questi tre post, per me molto importanti, oggi ne affianco un quarto, questo, per esorcizzare una delle false giustificazioni che chi sta cercando di recuperare creatività racconta a se stesso, per impedirsi di fare quello che desidera realmente per sé, per le proprie aspirazioni, per i propri talenti: la falsa giustificazione del non me lo posso permettere, del non ho denaro per farlo.

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E’ Solo Tuo

E' solo tuo

 

A gennaio Domitilla pubblica questo post sulla sua routine quotidiana in famiglia, un post che dovrebbe testimoniare a se stessa e agli altri che tipo di madre è.

Se lo domanda pure, nel titolo e in chiusura: sono una brava mamma?

Io non lo so se sei una brava mamma: certo è che anche io vorrei avere la tua sincerità, e non tanto nel dirle, ma nel farle, le cose per me.

Non è sull’essere una brava madre o meno ciò su cui sto riflettendo dall’alba di oggi, svegliata dal rumore battente della pioggia a cui, nonostante tutto, non sono ancora abituata: il tema al centro dei miei pensieri sono io, senza ruoli, io e il valore che do a me stessa.

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