Sto frequentando un laboratorio sui racconti, qui a Milano, in una libreria che sembra una biblioteca di una casa vittoriana, dove rifugiarsi dopo una lunga giornata sicuri di trovare conforto. Tra libri, vino e chiacchiere si alternano serate di scrittura a serate di lettura.
E’ stata l’occasione, l’ho capito già dopo il secondo incontro, per confermarmi quanto penso da tempo: imparare a scrivere e imparare a leggere sono due attività necessarie. L’una all’altra.
Nelle serate di lettura ci sono giovani scrittori italiani che parlano di anziani o defunti scrittori stranieri: è da queste serate che ho colto e che ora fermo, qui, alcune suggestioni. Continua a leggere