PER IL MIO PAPA’
Ci sono queste cose che devo scrivere oramai da quasi due mesi e che invece ho tenuto dentro di me per tutto questo tempo, nell’attesa del momento giusto.
Poi ci ho pensato e ho capito che questo momento sono io che devo farlo accadere, che non è che possa decidere lui per me.
Quindi stamattina, con il sole appeso in un cielo terso, azzurro, un sole che preannuncia la primavera, che fa pensare a cose che si rinnovano e che crescono anche sui marciapiedi di Milano, ho scritto di giorni trascorsi sulla neve, di posti che sono nel mio cuore fin da quando questo era piccolo, bambino, e interpretava ogni piccola impresa come una grande possibilità – e vedeva in ogni nuovo incontro una nuova grande amicizia.
Un modo di pensare che, è negli anni che l’ho capito, è passato da mio padre a me. Che poi eccolo il momento giusto: così faccio anche gli auguri al mio papà.