Letture del 2013

DI CUI NON HO TROVATO IL TEMPO DI SCRIVEREQuello che ho letto nel 2013

Avevo salutato il 2012 riepilogando le migliori letture dell’anno.

Questa volta voglio chiudere il 2013, e fare a chi passa di qui i miei migliori auguri per il 2014, archiviando fotograticamente le letture dell’anno appena trascorso di cui non ho trovato modo, per un motivo o per l’altro, di scrivere.

Raccolgo qui solo le letture amate, ché un po’ di ciarpame, diciamolo, è pure capitato, nel mucchio. Di queste letture scriverò nel 2014, forse: o non lo farò, non lo so.

E tralascio di citare quelle fatte grazie al mio Kindle, in formato elettronico: a quelle magari dedico davvero un capitolo a parte.

So per certo che tutte, tutte quelle che qui lascio scorrere come scatole che racchiudono mondi – altro e altrove in cui immergersi – tutte mi hanno lasciato qualcosa, piccoli frammenti di vita, disperazione, felicità, dubbi, risposte, amori, odi, sorrisi, lacrime che ho raccolto e che oramai fanno parte di me.

E chi avrà la pazienza di arrivare fino alla fine della lunga carrellata di foto, troverà pure i miei auguri.

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Parole Cancellate

Parole cancellate

 

Si possono cancellare le parole?

C’è chi prova a farlo: se non quelle pronunciate o ascoltate, almeno quelle scritte, quelle che possono essere annerite con un tratto di penna, per non essere più lette.

Qualcuno mi regali una penna di queste, con la punta grossa, nero pece, per coprire per bene tutte le parole nate in un momento di rabbia o di esaltazione, ché la troppa gioia e il troppo dolore fanno sempre dire, ascoltare, scrivere e leggere parole da cancellare. Continua a leggere