In mattinata ho litigato (discusso mi sembra troppo poco) con tre persone.
E non per i risultati delle elezioni, ché sono sempre del parere di Voltaire (sì, anche se con gran fatica a volte): secondo me, in una democrazia, ognuno resta libero di votare per chi crede (e libero di continuare a prendere le stesse cantonate per vent’anni).
Quello che mi disturba, e tanto, è questa cosa del io parto, me ne vado, del non voglio fare crescere i miei figli in questo Paese e del facciano quello che vogliono, io vado all’estero.
Ecco, io non credo che tutti coloro che hanno deciso di espatriare e di vivere all’estero lo abbiano fatto in segno di resa, ma chi lo progetta ora, nell’attuale contesto, mi fa immensamente incazzare.