Lettori si Diventa

UN’INIZIATIVA SALANI PER PICCOLI LETTORI

Lettori si diventa

 

Roald Dahl, l’autore de’ La fabbrica di cioccolato, aveva un chiodo fisso:

Se riesci a fare innamorare i bambini di un libro, o due, o tre, cominceranno a pensare che leggere è un divertimento. Così, forse, da grandi diventeranno dei lettori. E leggere è uno dei piaceri e uno degli strumenti più grandi della nostra vita.

Come non essere pienamente d’accordo? Come non condividere, da genitore, da educatore, da adulto, questo chiodo fisso?

Peccato che condividere non sia sinonimo di agire, non sempre comunque. Fortuna allora che ogni tanto ci sia un gancio in mezzo al cielo che ci porta in questa direzione: come Lettori si diventa, l’iniziativa lanciata in questi giorni da Salani Editore, un’iniziativa fatta apposta per appassionare i bambini alla lettura. Continua a leggere

Rigori e Delusioni

COME SVILUPPARE IL PROPRIO IO CREATIVO: ALLENAMENTI #43

Rigori e delusioni

Si dice spesso che chi non ha il coraggio di mettere alla prova i propri talenti resta comunque in zona, non si allontana, si pone in posizioni tali da restare nei pressi: spesso si installa in un mondo parallelo e rialzato, come quello dell’insegnamento.

Nel suo libro, Julia Cameron, cita in diversi punti esempi di persone che hanno preferito diventare insegnanti dell’arte che avrebbero saputo e desiderato comunque esercitare: nell’ottavo capitolo fa poi una lunga incursione nel mondo dei corsi di scrittura creativa.

E poiché dalla scorsa settimana ne frequento uno, oggi voglio approfondire la cosa qui, per l’allenamento nel lunedì.

Continua a leggere

E’ Solo Tuo

E' solo tuo

 

A gennaio Domitilla pubblica questo post sulla sua routine quotidiana in famiglia, un post che dovrebbe testimoniare a se stessa e agli altri che tipo di madre è.

Se lo domanda pure, nel titolo e in chiusura: sono una brava mamma?

Io non lo so se sei una brava mamma: certo è che anche io vorrei avere la tua sincerità, e non tanto nel dirle, ma nel farle, le cose per me.

Non è sull’essere una brava madre o meno ciò su cui sto riflettendo dall’alba di oggi, svegliata dal rumore battente della pioggia a cui, nonostante tutto, non sono ancora abituata: il tema al centro dei miei pensieri sono io, senza ruoli, io e il valore che do a me stessa.

Continua a leggere

Contro i Papà

PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI ANTONIO POLITO

Recensione Libro di Antonio Polito Contro i papà edito da Rizzoli

Contro i papà. Come noi italiani abbiamo rovinato i nostri figli è un libro che sta facendo discutere: lo ha scritto un giornalista de’ Il Corriere della sera, Antonio Polito, dopo il grande interesse suscitato da un suo articolo su educazione, figli e genitori apparso quasi un anno fa (esattamente il 31 gennaio 2012) sul quotidiano milanese.

Come da lui stesso rivelato, l’articolo Perché proteggiamo (troppo) i nostri figli è stato il suo scritto finora di maggior successo, che ha provocato un lungo dibattito sul sito del Corsera, ma anche telefonate, mail, contatti: da qui al libro il passo è stato breve.

Poiché un libro che cavalca un’onda non mi interessa, se poi lo fa in un’ottica che sembra etichettatabile come appartenente a un certo tipo di classe sociale mi infastidisce, inizialmente ho lasciato perdere.

Poi ho trovato sul web due articoli, questo (interessanti anche i commenti) e questo, mi sono arresa e sono andata alla presentazione del libro al Centro Culturale di Milano. Continua a leggere

Crescere Figli Maschi

NON VOGLIO UNA GENDER DIRECTIVE ANCHE NELLA MIA VITA

Domenica parlavo con un’amica, mamma di un bimbo di tre anni e mezzo, come il mio, e di una bimba di un anno, delle implicazioni gender nell’educazione dei figli.

Ci confrontavamo sulle assurdità sottese a quei giochi estremamente tipizzati sul genere (dalle casse supermercato reperibili solo in color rosaconfettozuccheroso ai banchi da lavoro modello garagedelbuonpadredifamiglia), e anche sull’anacronismo di quelli che invece lo vogliono cancellare, il genere, fingendo che tra maschio e femmina non esistano differenze di sorta.

Sono due estremi, due brutte facce di una stessa medaglia: due modi di fare giocare i bambini che possono comportare comunque, nel tempo, questioni di identità.

E mi sono ricordata due libri letti un anno fa, due testi che consiglio a tutti i genitori.

Senza distinzione, però. Che abbiate un figlio maschio o una figlia femmina, leggeteli: che siate madre o che siate padre, leggeteli. Continua a leggere