Alcuni mesi fa, prima dell’estate, ho avuto occasione di partecipare ad un convegno con alcuni relatori molto interessanti: in particolare, ho potuto conoscere Francesco Morace, noto sociologo o meglio, come ama autodefinirsi, osservatore globale delle vite delle persone.
Nel suo intervento, Morace ha sintetizzato i tempi che stiamo attraversando che sono, a suo parere, un passaggio tra la fine del mondo dei consumi a batteria e l’inizio di un nuovo mondo in cui la creatività la farà da padrone: e visto che la creatività è insita nel dna italiano, per noi il cambiamento dovrebbe risultare più fluido, facilitato.
Insomma, una ventata di ottimismo tra venti di tempesta, e a cui mi fa piacere ripensare oggi, agli inizi di una stagione che sembra promettere molto poco a chiunque.