Ciao, ho una bella notizia e voglio condividerla con voi.
Giovedì 14 maggio sono usciti due librini editi da Marcos y Marcos e curati da Paolo Nori; oggi, sabato 16 maggio, vengono presentanti al Salone del libro di Torino.
Uno dei due, il Repertorio dei matti della città di Milano mi vede tra i coautori; una bellissima esperienza che mi ha insegnato che creare personaggi può essere davvero divertente. Milano, del resto, ospita tante forme di pazzia, la mia compresa.
Se vi capiterà di averlo tra le mani vi prego di farmi sapere cosa ne pensate.
Oggi sarò al Salone del libro di Torino e prenderò parte alla presentazione che si terrà alle 16 all’Independent’s Corner (pad.1): nei prossimi giorni vi racconterò di quest’altra esperienza, nuova e fin da ora emozionante.
È ovvio che non si valuta un matto:
non si dice “costui è un matto ‘bravo’”,
non ci sono matti migliori di altri;
un matto è un capolavoro inutile,
e non c’è altro da dire.
Giorgio Manganelli
Repertorio dei matti della città di Bologna
a cura di Paolo Nori
pagine 208, euro 10,00
Repertorio dei matti della città di Milano
a cura di Paolo Nori
pagine 176, euro 10,00
in libreria
L’idea era venuta a Roberto Alajmo: raccontare una città attraverso i suoi matti, illustri o sommersi. Lui aveva scritto il Repertorio dei pazzi della città di Palermo, e auspicava che ogni città ne avesse uno, come ha la guida dei monumenti e dei ristoranti. Paolo Nori ha rilanciato, organizzando laboratori di scrittura “senza sentimento” di città in città; i partecipanti censiscono i matti con occhio imparziale, trasformandosi in “cronisti medievali della contemporaneità”.
A oggi si sono conclusi i laboratori di Bologna, Milano, Torino e Roma. I primi due Repertori, Bologna e Milano, sono pronti: una lettura piacevole ed emozionante, per ritrovare luoghi, riconoscere persone, ma anche i tic e le qualità nascoste delle nostre città.
(la foto è di Marta Santomauro, amica, scrittrice, libraia)
Complimentoni! Ho ricevuto la tua mail, ma è un periodo molto compresso in ufficio. Sarò al Salone domenica, purtroppo. Un caro saluto.
Come ho scritto in un tuo post, dobbiamo vederci!
Un’idea da leggere. In fondo tutti conosciamo i matti dellebnostre città. Da noi c’era Chilometro e Topo Gigio…
Credo che si possa continuare a raccolgierne perché una seconda edizione si realizzerà facilmente 😉
Ma sono i matti matti, come quello che a Monza correva cantando per tutta la città ad ogni ora del giorno in tuta tattica e i-pod da battaglia? O quello che sgridava le persone che scendevano dalla parte sbagliata del bus?
I matti di Monza, temo, assomigliano tremendamente a quelli di Milano…
È stato molto bello incontrarti. Grazie anche per avermi fatto conoscere quel “pazzo” di Paolo Nori!
Francesca
Grazie a te. Spero in una prossima occasione, con più tempo a disposizione.