Lasciami sul Confine

SCRITTE SULL’ASFALTO

Lasciami sul confine

 

Ogni venerdì pomeriggio, mentre aspetto, guardo fuori da questa finestra. Si affaccia su una strada piena di auto parcheggiate, su un palazzo che è tutto tranne che bello.

Da qualche tempo è apparsa questa scritta, lì sull’asfalto, sotto a una finestra del palazzo non bello. Non so chi sia lei, so però che è molto amata.

E io venerdì, mentre aspettavo, ho pensato i suoi pensieri: mi sono messa dall’altra parte, alla sua finestra, in una notte illuminata da un lampione a neon, e ho guardato giù, con lo sguardo della prima volta che vedi qualcosa di bello, che vedi l’amore.

Non possono che essere pensieri di gratitudine, questi pensieri. Continua a leggere

Respirare Parole, un’Antologia

TRA I DODICI, ANCHE IL MIO RACCONTO “FERMATA TRE TORRI”

Respirare parole, un'antologia

 

Questo librino che qui ho fotografato nel mio cassetto contiene un mio racconto che dal cassetto voleva uscire.

Si è liberato, il racconto, ed è finito con altri in questa antologia, Respirare Parole, creata per raccontare la Milano del 2020 in dodici racconti.

Fermata Tre Torri è il titolo della mia storia, quella che racconta la mia Milano traslata nel post Expo 2015.

E’ la storia di un breve viaggio in tassì, un tragitto di qualche centinaia di metri, da Stazione Centrale al Cimitero Monumentale, per raccontare i pensieri di una donna che ritorna alla se stessa che voleva dimenticare. Continua a leggere

Stasera Cinema Parte II

ANIME NERE E HUNGRY HEARTS. FILM CHE STO ASPETTANDO.

stasera cinema parte ii

 

Il mese scorso al Festival di Venezia sono stati presentati due film tratti da due romanzi che ho molto amato: sono quelli lì della foto, Anime nere di Gioacchino Criaco e Il bambino indaco di Marco Franzoso (qui la mia recensione quando uscì il libro).

Francesco Munzi ha conservato il titolo originale per il suo film, Anime nere, appunto, girato tra Africo e la Locride, posti che ben conosco dopo dieci estati lì trascorse; mentre Saverio Costanzo ha spostato l’ambientazione dal veneto di Franzoso ad una New York piena di solitudine – e il fillm è diventato Hungry hearts.

Sono certa che qualcuno di voi ha già avuto modo di vederli, e a voi va la mia invidia. Io no. Io devo aspettare l’occasione buona che è un periodo difficile per il cinema. Diffilcile da circa cinque anni e mezzo. Continua a leggere

Divisa in Due da Sempre

LETTERA APERTA SU CARTARESISTENTE

Frida Kahlo e la mia lettera aperta

 

Nei giorni scorsi, dopo due settimane molto difficili (e l’assenza di articoli qui su TWD è sintomatica), ho scritto una lettera aperta al mio cuore.

La trovate oggi pubblicata su Cartaresistente: eccola qui.

Lettera aperta” è un progetto che CRT ha in corso dalla primavera scorsa: la mia lettera, la lettera W, credo sia fra le ultime che verranno pubblicate. Si sa, sono lentissima, io.

Di lettere aperte, dicono a CRT, è pieno il mondo: è un modo per scrivere a qualcuno o qualcosa che non si riuscirebbe a raggiungere altrimenti, ed è anche un modo per liberarsi di un peso interiore che è lì da tempo.

La scrivi per te stesso ma sai che la leggerà un pubblico che nemmeno conosci e questo da una parte gratifica, dall’altra spoglia l’anima.

Quando ho accettato di scrivere una lettera aperta non sapevo ancora cosa avrei scritto né tantomeno a chi o a cosa: alla fine si è trattato di un piccolo atto per esorcizzare una paura recente e, soprattutto, riconoscere un mio percorso che potrebbe essere di autoguarigione, a crederci. E io ci credo.

Ho scelto di scrivere una lettera estremamente personale, è vero. Spero comunque che sia possibile per molti ritrovare qualcosa di sé, tra queste 623 parole che si possono sintetizzare in 5: divisa in due da sempre.

Buona lettura.

Lettera aperta a quella cosa che tengo alla mia sinistra di Grazia Lodigiani