FILM CONSIGLIATI DA FRANCESCO MUZZOPAPPA IN UNA POSIZIONE SCOMODA
Mio figlio è ancora in vacanza, la scuola inizia lunedì prossimo: sta trascorrendo questi ultimi giorni ad Agazzano, dove vivono i miei genitori, così da avere un po’ di giorni di piena libertà in campagna, tra cani, gatti, orto, torrente e la possibilità di fare la spesa ogni giorno, proprio come piace a lui e come piace a mia madre.
Potremmo andare al cinema, si dissero i due rimasti soli senza cartoni animati.
Guarda la programmazione, disse una all’altro.
E l’altro rispose Non c’è niente di bello da vedere.
Visto che il Milano Film Festival inizia domani, la soluzione prescelta dai due è stata quella di vedere film in casa prendendo spunto da quelli suggeriti (più o meno consapevolmente) dalla lettura di Una posizione scomoda, il primo romanzo di Francesco Muzzopappa che entrambi hanno letto in vacanza.
Una posizione scomoda, edito da Fazi, narra le vicende di Fabio, uno sceneggiatore di film porno che lavora in un modo molto particolare: prende la trama di libri e film di successo e, modificando leggermente personaggi e fatti, trasforma il tutto in una sceneggiatura per un bel lungometraggio a luci rosse.
Esempi eclatanti sono 20.000 leghe sotto i mari (per ottenere il nuovo titolo, sostituire la L di “leghe” con una S) e il riuscitissimo L’importanza di chiamarsi Ernesto (sostituire la M di “chiamarsi” con una V), che gli permette di vincere il premio per la migliore sceneggiatura al Festival del Porno di Cannes.
Il libro di Francesco è tra i più divertenti che mi siano mai capitati di leggere: ci sono tutti gli ingredienti della commedia degli equivoci mescolati con un tema attualissimo, quello che accomuna tanti giovani alla ricerca del lavoro dei sogni. Il tutto scritto in un linguaggio che non scade mai, anzi, è ricercato, sempre attento, e si fa ottima scrittura.
Il romanzo è pieno di riferimenti cinematografici e ogni film è precisato con titolo originale, regista, anno di distribuzione, durata in minuti. Ed è anche zeppo di citazioni, lì pronte a suggerirti che tu quel film lo vuoi proprio rivedere (o vedere per la prima volta).
Come quella citazione ripresa da Le streghe di Eastwick che non ricordavo proprio e che mi ha strappato una risata amara
Atroché The Blair Witch Project: stasera mi rivedo Nicholson e le sue tre streghette.
E dire che l’ho scartato dalle letture estive…..
Aggiungo un altro motivo per leggere Una posizione scomoda: per ricordarci che la vita può sempre stupirci.
Non è una cosa da poco…
Ho letto il libro e mi è piaciuto molto, divertente al punto giusto, serio (sotto sotto) al punto giusto
Ciao Elena 🙂
Uno sporco mestiere, ma qualcuno lo deve pur fare… forse. L’idea mi sembra divertente
Ciao Pendolante, è un po’ che non vengo a trovarti. Rimedio subito…
Letto, come sai, consigliato da me, scritto a Francesco per complimentarmi, lui gentilissimo rispose (la chiusa della mail era “ciao vado a lavare i piatti), prestato a un’amica che legge molto lentamente e l’ha trovato “fantastico”. Giusto ieri ho preso il secondo, alla nostra libreria, dove sono tornata con gioia. Ah fanno un nuovo corso scrittura, interessa? (Altro docente). Bacione, goditi la campagna.
PS. Vidi le streghe al cinema quando uscì e lo trovai stupendo!
Per il nuovo corso sono curiosa…ci aggiorniamo via mail?
YESSSS BACIO- PS- Grazie per il tuo commento da me
(io oggi ho acquistato! avevo pensato di farlo in questo mese e ho approfittato dell’offerta…è già sul mio kindle!)