Di come Pietro abbia scoperto nei mesi scorsi i fumetti lo avevo raccontato qui.
È un pezzetto della nostra storia insieme che questo blog testimonia e a cui tengo tantissimo.
In questi giorni di vacanza la passione per le vignette si è ripresentata: dopo Spider Man abbiamo fatto scorta di Topolino di cui amiamo in modo particolare i personaggi Paperino e nipoti.
Lo sprono in questa sua ricerca di storie a strisce: sono del parere che lo avvicinino non solo alla lettura, ma anche alla futura scrittura, con quelle scritte grandi, in un stampatello facile da leggere, che permette di riconoscere velocemente ogni lettera e quindi di riprodurla.
Comunque non è di questo che volevo scrivere qui: qui voglio lasciare un appunto volante per ricordarmi del giorno in cui Pietro prese tra le mani il suo primo Bonelli, il suo primo Tex.
Due giorni fa, a casa di uno zio che ha la raccolta completa di tutti i Tex pubblicati, che conserva e rilegge periodicamente, con quell’affetto un po’ maniacale che solo gli amanti dei libri (di qualsiasi tipo) hanno.
Pietro si annoia, è alla ricerca di qualcosa da fare e scopre la libreria, la raccolta. Sfila il volumetto che appare nella foto di apertura, una ristampa di “La collina degli stivali” e si precipita da noi, felice della scoperta.
– Guarda mamma, un fumetto!
Lo apre, lo sfoglia, alza gli occhi e mi dice, tra il perplesso e lo stupito:
– È tutto da colorare.
Le edizioni Bonelli, amore mio, sono tutte da colorare. Ma noi le leggeremo e basta.
Grande Pietro!!! … anche perché è grande Grazia 🙂
Federica (solo Federica 😉 )
Solo Federica 🙂 Un abbraccio forte forte (scrivimi quando hai tempo!)
Dovresti portarlo da Supergulp! sui navigli. Ci sono stata l’altro ieri sera, poi chiaramente si è messo a diluviare, è sempre un viaggio bellissimo nel mondo dei fumetti famosi come Topolino e Peanuts ma anche meno noti, di nicchia, i manga, Calvin and Hobbs. Ho visto alcune chicche per i miei nipoti. Bacione
Prima o poi arriveremo anche a quello…per ora Topolino sopra tutto!
Pingback: Ritorni | ToWriteDown
Pingback: Un Libro per Pietro | ToWriteDown