***Metodi di Scrittura*** John Steinbeck

La valle dell'eden
 
Ho amato di John Steinbeck La valle dell’Eden, a cui sono arrivato dopo la visione del film, dopo l’innamoramento (che non so ora ma un tempo era un passaggio obbligato per le adolescenti) per quel gran bel ragazzo che è stato James Dean.
 
Ho amato anche Furore, ma meno: certo potrei rileggerlo, alla luce degli anni e dei fatti trascorsi.
 
Ho trovato del buon Steinbeck qualche consiglio di scrittura: e qui sintetizzo ciò che a mio parere si può copiare, in qualche modo.
  
1 – Non pensare mai alla fine della storia, ma solo alla storia nel suo divenire. Abbandona l’idea di finire il libro che stai scrivendo, non fissarti sul fatto che deve essere di quattrocento pagine. Di pagine scrivine una per volta, nel caso una pagina al giorno. Vedrai che quando alla fine avrai finito, e magari avrai scritto davvero quattrocento pagine (Steinbeck aveva una fissa per le quattrocento pagine, a quanto sembra), sarà una sorpresa. 
 
2 – Fai la prima bozza, poi si vedrà. Rileggersi e correggersi mentre si sta scrivendo la prima bozza è un errore: non in quanto tale, ma in quanto diventa una scusa per non andare avanti, per restare sempre allo stesso punto. Interferisce con il flusso delle parole e con il ritmo della storia, interrompe l’inconscio che, quando si scrive, svolge un ruolo importantissimo. Scrivi quindi in modo libero, in modo rapido, senza interruzioni. La rilettura va fatta solo dopo che una certa parte di lavoro è da considerarsi “finita” in prima stesura.
 
3 – Scrivi per un singolo lettore. Quando scrivi non pensare al pubblico: pensare a un pubblico senza volto e senza nome non farà altro che spaventarti. Non sei a teatro: questo tipo di pubblico per uno scrittore non esiste. Nella scrittura il pubblico è rappresentato da ogni singolo lettore. E allora il trucco che suggerisce Steinbeck è questo: pensa di scrivere per una persona specifica, reale, conosciuta, sconosciuta o anche solo immaginaria. Scegli qualcuno e scrivi per lui.
 
4 – Non arenarti su un passaggio difficile. Capita a volte che si voglia inserire una certa scena nella narrazione ma che risulti difficilissimo scriverla e che ci si areni, senza riuscire ad andare avanti. Lascia perdere: vai avanti senza avere finito di scriverla. Semplicemnte saltala. Quando hai finito il resto potrai tornare a quel passaggio, a quella scena: la scriverai oppure ti accorgerai che non serve più o che non era il posto giusto dove inserirla. Non usare questo blocco come scusa per non andare avanti. 
 
5 – Non innamorarti di quanto scrivi. Capita spesso di innamorarsi di una scena e di averla a cuore più di altre: la si cura nei dettagli, la si lima, ci sia affeziona come ad una persona. Ecco, quando capita bisogna prestare molta attenzione: prendere le distanze, cercare di rileggerla dopo un ragionevole periodo di tempo. Solitamente ci si renderà conto che non è in armonia con il resto della storia.
 
6 – Non sottovalutare i dialoghi. Svolgono un ruolo importantissimo nell’economia di un racconto o di un romanzo. Leggili sempre ad alta voce. Puoi farlo anche mentre li stai scrivendo. In questo modo li si potrà rendere realistici e dargli il suono del parlato.
 
***
 
Quella che finora non sono mai riuscira a seguire è la numero due: difficile che non abbia la tentazione di rileggere e di rimettere mani fin da subito. Ma mi sto esercitando. Riesco per contro a seguire sempre la  quattro (tendo ad accantonare e a passare ad altro con facilità) e sto migliorando sulla sei (anche se è difficile!). 
 
E voi?

4 pensieri su “***Metodi di Scrittura*** John Steinbeck

  1. Adoro sTE

    Adoro Steinbeck è tra i miei autori non viventi preferiti, spesso vengono citati La valle dell’Eden e Furore, certo sono i suoi libri + celebri, ma molti di minor fama sono altrettanto di gran valore, e molto godibili nella lettura, te li stra consiglio tutti ES. La corriera stravagante. Bacioni

  2. Difficile scrivere narrativa, ci ho provato ma evidentemente non è (ancora) la mia strada… sono qui dopo molto tempo, ma gli impegni non mi permettono di commentare spesso negli altri blog, fatti viva anche tu… ti aspetto!

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