COME SVILUPPARE IL PROPRIO IO CREATIVO: ALLENAMENTI #52
A fine 2013 avevo proposto un esercizio, quello della ricerca dell’obiettivo (mai smettere di sognare): oggi, per questo cinquantaduesimo allenamento (o allenamente) propongo la seconda parte dell’esercizio.
Julia Cameron chiama questo esercizio di visualizzazione: a me piace chiamarlo date un nome al sogno. Che poi era il primo passaggio dell’esercizio precedente, ma è possibile che ora sia tempo di rinominarlo, di dargli il giusto nome.
Con l’esercizio della ricerca dell’obiettivo si è tracciato il proprio nord, si è fatto uno sforzo per riconoscere il proprio sogno, chiamandolo per nome e descrivendone passaggi e gli obiettivi intermedi.
E ora? Ora andiamo avanti: immaginiamo nel dettaglio la situazione a obiettivo raggiunto.
Immaginare nel dettaglio significa descrivere i particolari migliori, quelli più belli, emozionanti e significativi. A questo punto ci si fa coraggio, e si decide di chiamare l’obiettivo con il suo vero nome: io sono….sì, quello che desiderate, quello, senza giri di parole.
Usando il presente indicativo descrivete voi stessi nella realizzazione del vostro sogno: leggete questa descrizione dettagliata ad alta voce e affiggetela dove potete averla sempre sotto agli occhi per poterla rileggere spesso.
Questa è la scena ideale: ricordatevi che è a questa che tendete.
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Ho scritto una serie di articoli ispirati al metodo per il recupero creativo illustrato da Julia Cameron nel libro La via dell’artista e li ho raccolti in questa pagina: riflettono il percorso che sto facendo, ma leggendoli potete trovare spunti per percorrere anche voi la via fin dall’inizio.
Il prossimo appuntamento è per lunedì 3 febbraio.
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