– Che fai, bimbo bello?
– Scrivo un romanzo, mamma.
Se qualcuno ha suggerimenti in merito a prescrittura e affini, si palesi: sono piuttosto impreparata, nonostante tutto.
Vi devo svelare un piccolo segreto su di me: odio essere considerata una principiante, in qualunque campo.
Se so in anticipo che dovrò affrontare un argomento o fare un’attività nuova, mi alleno di nascosto, o leggo tutto lo scibile sull’argomento, in modo da arrivare non solo preparata ma anche con una minima esperienza che mi consenta di fare un paio di critiche sensate.
Ma essere un principiante è in realtà una esperienza naturale: non solo, una esperienza energizzante che consente di crescere e di lasciarsi andare, di lasciare spazio alla creatività. Che, io me lo dimentico spesso ed è un male, appartiene ai bambini.
Ieri si è diffusa la notizia che il premio Nobel 2013 per la letteratura è stato assegnato alla scrittrice canadese Alice Munro ed è a lei che dedico questo Venerdì del libro.
Scrivere che la cosa mi ha fatto piacere è sottostimare i miei sentimenti: in realtà la sensazione è stata quella di illuminarmi, come un faro.
Ho pensato subito alla risonanza della cosa, alla speranza che il suo nome arrivi ovunque, davvero ovunque. Perché, con la sua scrittura, con i suoi racconti, la Munro persegue un obiettivo molto concreto, questo:
Era uscito un timido sole oggi, perlomeno nello spicchio di strada che vedo dalla mia finestra milanese.
Sono raffreddata e un po’ influenzata, come s’addice alla stagione. Ma oggi c’era questo timido sole che occhieggiava e che mi diceva goditi questo autunno, lo sai, sì che lo sai, quanto può essere bello.
La produzione letteraria di Georges Simenon fa invidia (per restare in tema con quanto scrivevo ieri), non solo perché è numerosa e diversificata, ma soprattutto perché è tutta di alta qualità, come poche volte accade ad uno scrittore prolifico.
Autore di centinaia di titoli, Simenon ha alternato pubblicazioni a suo nome a quelle sotto pseudonimo, toccando diversi generi e sottogeneri letterari, dal romanzo popolare al romanzo d’appendice, dal noir e all’intreccio psicologico, senza dimenticare la copiosa serie dedicata al commissario Maigret, con racconti e romanzi polizieschi indimenticabili.
Uno scrittore così intenso deve avere avuto certamente parecchi trucchi da parte: mi sono divertita a cercarne qualcuno, che appunto qui per condividere e non dimenticare. Continua a leggere