UNA SERATA ALLA SCIGHERA PER LIBER 2013
Fine settembre, una serata che sembra di inizi giugno.
Io alla Scighera, uno dei luoghi più splendenti di Milano.
Attorno a me persone che parlano di libri in quella che è la terza edizione del Salone dell’Editoria Creativa e Autoprodotta: un mondo editoriale decisamente poco allineato.
Ho trovato, in ordine sparso: libri non più grandi di un quarto di moleskine (libri da taschino, li chiamano), libri decorati con pastelli a cera, libri cuciti a mano, libri infilati dentro a spille, libri fatti con le mille dollari di una banca, libri realizzati incollando insieme pezzi di cartone da supermercato, libri imbustati, libri scritti a penna e poi fotocopiati, libri rilegati di stoffa, libri illustrati con collage per bambini.
Nuove sperimentazioni, nuovi materiali, nuovi recuperi: ma tutti finalizzati a creare libri veri, libri con dentro delle storie. Libri da leggere.
Invito chi non crede che la Scighera sia uno dei posti più fulgidi di Milano a trascorrere lì una serata: con me, ovviamente.
In una serata, anche senza Liber 2013, si incontrano persone e storie, tante storie. Piccole storie che si vogliono fare raccontare, che si lasciano raccontare, su tovaglioli, su quaderni, sulle pareti.
Io ci ho incontrato anche uno dei miei autori preferiti, Paolo Cognetti, che alla Scighera ha scritto anche un po’ della sua Sofia. Un posto splendido, fidatevi.
Ahia non ci sono mai stata. Si può sempre rimediare con gioia.