Perché Io Scrivo

COME SVILUPPARE IL PROPRIO IO CREATIVO: ALLENAMENTI #42

Perché io scrivo

Non suonano le fanfare quando vengono prese le decisioni importanti della vita. Silenziosamente, il destino si manifesta.

Agnes de Mille

Non è facile stare con me quando non scrivo.

Sono malinconica (questo però anche quando scrivo), un po’ apatica, un po’ antipatica.

Faccio lunghi giri di parole anche per dire due cose: questo perché se non posso mettere su carta o file i miei racconti allora devo spiegarli, almeno con le parole. Tenderle, queste parole, lasciarle andare come figli che camminano finalmente da soli, pronti ad allontanarsi quanto basta.  Snocciolarle, lasciarle andare come acqua che allaga le stanze, portando a galla ogni oggetto dimenticato. Srotolarle, lasciarle posare come tappeti rossi pronti ad essere calpestati.

Talvolta divento logorroica, io che non sono una gran chiacchierona.

Come in questi giorni, un po’ malaticcia, già convalescente, vittima del primo malanno di stagione: perché sono così molesta?

Sono tornata alla Via, tornata per modo di dire, non è che mi discosto più di tanto, dovrebbe essere chiaro se ogni tanto mi leggete.

Ma sono tornata e ho fatto una piccola verifica: sì, effettivamente non ne ho ancora parlato, di queste verifiche, e forse vale la pena farlo ora.

Julia Cameron consiglia di fare periodicamente una sorta di tagliando delle proprie intenzione e delle proprie azioni, per capire se si sta lavorando bene sul recupero della propria creatività.

Basta rispondere ad alcune domande:

  • quanti giorni avete scritto le pagine del mattino questa settimana? Siete tentati di abbandonarle? Cosa vi stanno dicendo, le pagine?
  • avete rispettato l’appuntamento con l’artista? Avete permesso che il lavoro o altri impegni sabotassero questi momenti? Che cosa avete fatto? Vi siete divertiti, avete portato a spasso il vostro bambino?
  • avete avuto qualche episodio di sincronicità questa settimana? Quale?

Le mie risposte mi hanno spiegato in modo molto chiaro il mio malessere e il mio essere decisamente loquace, inutilmente loquace.

Io scrivo, anche io scrivo, e devo continuare a farlo per dipanare qualcosa che si è aggrovigliato dentro di me.

La scrittura, in questo senso, ha assunto un significato particolare per me: mi serve per amare me stessa, per capire e accettare me stessa.

E’ quindi una strategia, una delle tante, per vivere.

***

Se vi interessa seguire il mio personale percorso nato dalla lettura di La via dell’artista di Julia Cameron, vi rimando a questa pagina dove potete trovare tutti gli articoli che ho scritto sull’argomento: consultandoli, potete ripercorrere la via fin dall’inizio. Lunedì prossimo, come ogni lunedì, si va avanti.

2 pensieri su “Perché Io Scrivo

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