***Metodi di Scrittura*** Andrea Camilleri

Metodi di scrittura Andrea Camilleri

Scrittori. Quali sono i segreti di chi ha raggiunto il successo dopo i settant’anni? Non che sia indispensabile arrivare a tale veneranda età, ma meglio tardi che mai.

Chiedete a Camilleri, verrebbe da dire, e qualcuno lo ha già fatto: a maggio di quest’anno è uscito il volume edito da Chiarelettere Come la penso. Alcune cose che ho dentro la testa, il Camilleri pensiero su scrittura e lettura, vita e finzione, italiani e Italia, letteratura e filosofia, non luoghi e (ovviamente) Sicilia.

Ma non è da questo testo che oggi rubo, bensì da un’intervista che lo scrittore di Porto Empedocle ha rilasciato anni fa a Curzio Maltese e che La Repubblica ha pubblicato due giorni dopo la nascita di mio figlio, nell’aprile del 2009.

Ecco la routine di Camilleri scrittore, ora dopo ora.

Sveglia alle sei, toilette completa per essere alla scrivania, vestito di tutto punto, alle sette e dieci. Tutta la mattina è dedicata alla scrittura, occupandosi solitamente di tre storie per volta, romanzi o racconti che siano. L’abitudine di scrivere “cose nuove” al mattino deriva dal lungo periodo di lavoro passato in Rai che riempiva i pomeriggi lasciando libere le mattine.

In tarda mattinata, giro del quartiere, bar, sigarette, conversazione con chi c’è. Ché raccogliere le frasi perdute dalla gente e conservarle per i dialoghi di romanzi e racconti è una vera arte: “Leggi tanti piccoli fatti, ascolti frasi per strada. Due o tre rimangono in mente, crescono fino a diventare una storia”.

Anche costruire personaggi è una vera arte. Camilleri dice di partire sempre dai dialoghi, prima li lascia parlare e poi decide che farne: “Quando ho stabilito come parla un personaggio, allora desumo com’è vestito, dove vive, in quale ambiente si muove.”

Comunque i personaggi, per uno come Camilleri che porta avanti tre lavori per volta, possono diventare un bel problema: tenuto conto una mezza dozzina a storia, rischiano di diventare una discreta folla.

Come far convivere il mondo di Montalbano con le ricostruzioni dei romanzi storici? “In effetti ogni tanto mi confondo. Esco e li lascio soli a vedersela fra di loro.”

Per Camilleri comunque il mondo di Montalbano è una specie di piccola oasi, un luogo più rilassante, meno impegnativo, con personaggi che sono in realtà maschere fisse, in pieno stile siciliano. “Per il resto, sono abituato alla confusione. Io scrivo in un autentico bordello, con gente che va e che viene, amici, parenti, nipotini che si siedono sulle ginocchia, il rumore della città di sottofondo. Mia moglie mi dice, non sei uno scrittore, sei un corrispondente di guerra.”

E pensare che a Montalbano lo scrittore siciliano arrivò proprio per dare un metodo alla sua scrittura, per obbligarsi a scrivere: parole di Camilleri, “quale migliore gabbia esiste del giallo? Il successo fu una cosa imprevista e incredibile”.

Va bene, son rimasta impigliata nei pensieri e nello stile di Camilleri, ma finisco subito di raccontare la sua routine quotidiana con il pranzo in famiglia, le ore del pomeriggio ancora alla scrivania per rivedere le pagine, correggere, riscrivere, ripensare. Per finire con una serata dedicata allo svago, un’immersione nella vita che libera la mente.

A chi si ispira, Camilleri? Sicuramente allo scrittore francese che in tanti hanno definito “la più grande macchina per scrivere della storia della letteratura”, Georges Simenon.

E chi consiglia di leggere, Camilleri? A tutti coloro che amano scrivere, il suggerimento è quello di leggere gli scrittori che più ci piacciono per capire “come hanno fatto”. Per Camilleri si tratta ovviamente sempre Simenon, e degli amati siciliani, Pirandello e Sciascia: e poi Cechov (“il prediletto”), Gogol, Beckett, Faulkner, Sterne.

Appunti per future letture.

4 pensieri su “***Metodi di Scrittura*** Andrea Camilleri

  1. Qualunque sia avere un metodo è fondamentale, per me lo è stato e ora che sono al traguardo, al quale sono arrivata in un lasso di tempo piuttosto breve, considerato i tempi editoriali e i tempi necessari per costruire un buon prodotto, lo posso affermare con maggior cognizione di causa. Personalmente lavoro bene quando sono sotto pressione, anche in ufficio. Stupidamente se ho tanto tempo a disposizione tendo a sprecarlo. Di Camilleri si dice che la sua immaginaria Vigata sia più siciliana della Sicilia stessa, ma sai con Camilleri si rasenta il genio in effetti.

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