LUCA RICCI E’ DI NUOVO IN LIBRERIA
Nel post scriptum a questo post mi lamentavo di non riuscire a trovare nelle librerie (fisiche e on line) i libri di Luca Ricci: in particolare andavo a caccia della sua raccolta di racconti edita da Einaudi nel 2006, L’amore e altre forme d’odio.
Ora ci sono 649 copie in circolo di questo volume, collana L’Arcipelago Einaudi: la mia è arrivata (finalmente) ieri.
L’amore e altre forme d’odio raccoglie 21 racconti che parlano di tutto quello che gira attorno a quel gruppo insolito, eppure comunissimo, denominato famiglia, mettendo a fuoco il momento esatto in cui s’inceppa il meccanismo dei giorni tutti uguali, il momento in cui la vita di coppia si trasforma in una passeggiata su un campo minato.
Chi mi conosce, o chi ha letto questo mio post (in cui, parlando di Manlio Cancogni, arrivo a parlare di me, delle mie storie, dei miei personaggi: una vera e propria lettera aperta, insomma), sa che l’amore coniugale, tutto quello che gira attorno a questa relazione per tutta la vita, è uno dei miei interessi tematici più forti, impellenti.
In un matrimonio, l’amore più puro si mescola all’odio più sincero: l’amore, come dice Ricci, è semplicemente una forma di odio.
Quindi, se vi chiedete perché ho cercato in ogni modo di avere tra le mie mani questa raccolta di racconti, vi rispondo con le parole che la mia amica Simona, quella delle mail, mi ha dedicato dopo avere letto la raccolta: Ricci in questi racconti parla anche di te.
Visto il potere della rete, e di Twitter in particolare, la mia prossima sfida sarà quella di schiodare Ricci da Roma e di costringerlo a venire a perdersi e ritrovarsi tra le nebbie padane, ché ho necessità di un suo corso sul racconto a Milano (o dintorni, se preferisce).
Per conoscere meglio Luca Ricci, qui il suo blog (se avrete la pazienza di spulciarlo troverete cosine niente male), qui una recente intervista per quelli di Finzioni.