Un’Ora al Giorno

COME SVILUPPARE IL PROPRIO IO CREATIVO: ALLENAMENTI #24

Un'ora al giorno

Sabato sono tornata dal Salone del Libro di Torino che sembravo una scappata da casa.

A parte i capelli, che pioggia e umidità avevano reso ingestibili, i vestiti stazzonati, piedi e mani intirizzite (una giornata freddissima), avevo con me oltre alla borsa anche due sacchetti di carta strapieni di libri, cataloghi, cartoline, segnalibri, fogli e fogliettini vari.

Di mio ho acquistato 12 libri. In considerazione del fatto che nemmeno un mese fa avevo acquistato altri 10 volumi e nel frattempo avevo scaricato una mezza dozzina di ebook, domenica mattina mi sono fermata a fare una riflessione.

Con una tazza di latte tiepido in una mano e un libro aperto nell’altra, mentre con un orecchio ascoltavo i grugniti di mio figlio (a casa nostra i dinosauri fanno lo stesso verso dei maiali, non chiedetemi il perché) e con l’altro i cicli di centrifuga della lavatrice, mi sono chiesta: perché stai facendo questa indigestione di storie? Perché, se non leggi, non fai che pensare? Perché invece, per la miseria, non scrivi?

Perché è così: non sto scrivendo. Mi abbevero delle storie che qualcuno ha scritto anche per me, esorcizzo le mie attuali paure con pensieri che si sovrappongono come carta velina (quella che si rompe facilmente e che comunque non copre, non copre mai abbastanza), scribacchio le mie tre pagine che sono ossessionatamente ancorate agli stessi pensieri di qui sopra. E non scrivo.

Mi sono quindi detta che a volte la mano va un po’ forzata. Anche quella che tiene una penna. E che se non si scrive spontaneamente occorre seguire qualche buon esercizio che conduca di nuovo alla scrittura.

Negli spizzichi di una domenica uggiosa, caratterizzata ancora una volta da una festa di compleanno per bambini, da un po’ di letargia domestica e dall’incombenza di organizzare una settimana pesante, ho riaperto La via dell’artista e ritrovato alcuni esercizi che propongo qui per tutti quelli che, come me, ogni tanto accantonano la scrittura, per un motivo o per l’altro.

Archivio delle immagini

Julia Cameron suggerisce di focalizzare l’attenzione su cinque desideri, da realizzare solo con le proprie forze o con un aiuto economico, o di altro tipo. Qualunque tipo di desiderio, insomma.

Per ogni desiderio, cercare e ritagliare immagini che conducono allo stesso: fotografie, stralci di riviste, disegni (ché se il desiderio è solo nostro, a volte occorre pure disegnarlo da sé).

In tempi digitali come i nostri, è possibile realizzare collezioni di immagini che conducono ai nostri desideri utilizzando Pinterest (qui le mie board, che presto aggiornerò proprio per sviluppare questo esercizio) oppure Evernote, un archivio digitale per testi, immagini, idee da portare sempre con sé.

Scopo dell’archivio delle immagini: avere i propri sogni sempre a disposizione, per parlarci spesso e capire come raggiungerli.

Se avessi

Assomiglia un po’ all’esercizio fatto per battere lo scetticismo, questo del se avessi.

In più mette una variabile molto interessante: quella dell’età.

Se avessi vent’anni quali avventure vorrei andarmi a cercare? E se di anni ne avessi molti di più dei miei attuali, se avessi sessantacinque anni, cosa vorrei per la mia vita?

Scrivere le idee che, inesorabilmente, arrivano, scriverle per capirsi.

***

Ora, di quanto visto, ascoltato, sfogliato, acquistato e sognato al Salone scriverò in questi giorni, prestissimo: del resto scriverò già oggi.

Un’ora al giorno. 

Perché è in quell’ora che posso trovare una felicità mia, solo mia. Che potrò condividere solo quando la mia storia sarà abbastanza grande da camminare da sola, da uscire ed andare in giro per il mondo autonomamente, per farsi conoscere anche dagli altri.

***

Questa è la pagina di riferimento per coloro che incontrano il tema degli AllenaMenti e il metodo de La via dell’artista solo con questo post: nella pagina, presente sulla barra del menu, è possibile ripercorrere la via fin dall’inizio.

E se trovate qualche AllenaMento interessante per lo sviluppo dei vostri talenti, commentatelo o inviatemi una mail: il confronto mi fa piacere e mi fa crescere.

Gli AllenaMenti tornano lunedì 27 maggio

12 pensieri su “Un’Ora al Giorno

  1. A parte il fatto che sono invidiosissima per i tuoi 12 acquisti al Salone 🙂 …trovo molto utile l’esercizio del quale parli qui nel post. È proprio vero: per poter far emergere i nostri desideri dobbiamo dedicarci di più a noi stessi, alle nostre passioni. Chissà quali doti nascoste abbiamo ancora da scoprire e da condividere. Ci provo! Grazie per il suggerimento 😉

  2. perché stai facendo questa indigestione di storie? Perché, se non leggi, non fai che pensare? Perché invece, per la miseria, non scrivi?…

    Perché, non so tu, ma io talvolta assecondo altri bisogni, che non sono quelli “profondi”, autentici, bensì condizionati. Forse sotto sotto il tuo non scrivere risponde proprio ad un bisogno profondo di godere di altro che magari fatichi ad ascoltare e a “vederlo” come lecito… discorsone troppo complicato per sdoganarlo qui;)

    • Grazie Roberta,
      è stato un vero piacere conoscerti, così, in una sala affollata! Che poi sono questi, quelli non preventivati, quelli del tutto casuali gli incontri che preferisco.
      A presto
      Grazia

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