Ho lasciato questo blog, il mio amato ToWriteDown, orfano per quasi una settimana: è la prima volta che capita e devo dire che la mancanza di scrittura e di contatto e di condivisione e di riflessione non mi ha lasciata indifferente.
Ho creato questo spazio con l’intenzione iniziale di fare ordine tra gli appunti, gli scritti, le mille ispirazioni che avevo accumulato: e mille e più ispirazioni, pizzini, taccuini e ritagli, si sono raccolti in questi ultimi tempi, tanto da restare un po’ invischiata in una sorta di sovraccarico informativo da cui ho dovuto prendere le distanze.
In questi giorni poi ho ritrovato il mio primo fidanzato: si chiama Capitan Harlock, vive sulla nave spaziale Arcadia e di professione fa il pirata. E sì, colpa sua: mi ha un po’ distratta dal riordino di idee e di appunti, mi ha tuffata ancora più indietro nel tempo rispetto all’esperienza del film di Salvatores e mi ha ricordato cosa ho sempre cercato in un uomo.
Il mondo di Capitan Harlock è quello del 2977, un mondo in pace guidato da un Governo Unificato della Terra: pace qui non è sinonimo di serenità e di solidarietà, piuttosto di apatia e indifferenza. Le persone sopravvivono a loro stesse, senza interesse per nulla, né per gli altri né per la Terra, tanto meno per la possibilità di un’attività soddisfacente: del resto le macchine hanno sostituito l’uomo in quasi tutti i lavori, e l’investimento in tecnologia ha portato a sprecare quasi tutte le risorse naturali del pianeta.
Chi governa la Terra tiene la popolazione inebetita grazie ad un utilizzo massiccio di programmi televisivi pilotati e ha come unico scopo raccogliere il consenso al momento delle elezioni, nascondere l’evidenza dei veri problemi da affrontare e isolare chi non è d’accordo con la linea governativa: è per questo che coloro che non accettano la situazione sono trattati da fuorilegge e quindi tenuti ai margini della società.
La nave spaziale Arcadia raccoglie attorno a Capitan Harlock un bel po’ di emarginati, uno più interessante dell’altro. Sull’Arcadia la vita non è comunque mai tranquilla e non solo per colpa del Governo Unificato della Terra e del suo primo ministro: un pericolo da sventare, una guerra da combattere impegna non poco i fuorilegge dell’Arcadia.
Gli abitanti del pianeta Mazone sono intenzionati a conquistare la Terra e a trasformarla nella loro seconda patria: Capitan Harlock e tutto l’equipaggio dell’Arcadia solcano i cieli per combattere contro le Mazoniane (tutte donne, quelle) e salvare la terra. La storia di questa guerra dura un paio di anni, durante i quali l’Arcadia si avvicina alla Terra raramente, e solo per permettere ad Harlock di salutare Mayu, sette anni, orfana del migliore amico del pirata.
Allora, al di là che a mio parere Harlock è figo anche solo da guardare (le scelte stilistiche della sua rappresentazione nella serie televisiva anime hanno condizionato, devo ammetterlo, i miei gusti in fatto di maschi, scuri, capelloni e sottili), quello che ho sempre trovato irresistibile in lui sono il coraggio, l’altruismo e la determinazione mescolati al romanticismo e alla tenerezza.
Harlock è una persona idealista, i suoi valori girano tutti attorno alla giustizia sociale, al rispetto e al senso di libertà: è critico nei confronti del potere, ma è fiducioso in un mondo migliore e non si tira indietro se c’è da lavorare per ottenerlo.
E a chiunque passando di qui venga in mente di accusare il mio Harlock di fascismo, rimando a questo fantastico articolo di cui ho sorriso in questi giorni: al massimo, Harlock era anarchico (e su questo punto stasera chiedo un’approvazione alla babysitter di mio figlio, mia figura libertaria di riferimento).
Mio malgrado, Harlock vive nel futuro, il suo, e nel passato, quello della mia infanzia, di cui rimane il mio antieroe preferito. Il mio primo fidanzato, insomma.
Comunque la prossima volta che sono in vena di svelare qualcosa di piccante di me vi racconto anche del mio secondo fidanzato: si chiama Peter Rei ed è il comandante di Gundam. E’ meno affascinante di Harlock, lo ammetto, ma anche lui in fatto di condizionamenti sulla mia percezione del pianeta maschio non scherza affatto.
Ho visto il tuo titolo e ho iniziato a canticchiare. Poi ho letto: confesso che non ricordavo cosi’ bene la storia, ma ho riflettuto sui condizionamenti che gli esempi che incontriamo sul cammino dell’infanzia hanno su di noi. Sono temi a cui ogni tanto penso.
Ho pensato ai cartoni che spopolavano nella mia infanzia: Conan, Cap. Harlock, L’uomo Tigre … Cartoni che amavo e dove i protagonisti erano persone corrette capaci di difendere “i deboli”. Un esempio forse dato anche attraverso la Tv (incredibile…).
Poi ho ripensato ai cartoon delle nuove generazioni: lo ammetto, non li conosco bene perche’ il mio piccolo non e’ ancora in quella fase, ma in ospedale coi bimbi un po’ ne ho visti e non mi hanno per niente entusiasmata. Non li trovo “da esempio”.
Tu ti sei innamorata di Cap. Harlock e dici un po’ ti ha condizionata anche nella scelta “estetica” dei tuoi innamorati … e anche in altro?
Io sono una persona che si arrabbia, che non tollera le ingiustizie e ci sta male, anche (o soprattutto) per quelle degli altri. Che sia colpa anche degli “esempi” televisivi oltre che della mia famiglia?(e dei geni?)
Sono riflessioni che mi girano nella testa da un po’, le lascio qui perche’ mi piacerebbe confrontarmi con altri su questo tema…
A presto!
Fra
che emozione e che bello questo questo post,!anche a me a fatto battere il cuore Capitan Harlock! Lo ricordo con piacere! Grazie!
Mi sono fiondata non appena ho letto il titolo, entro nella schiera delle innamorate di Capitan Harlock e della sua cicatrice, al secondo posto arriva Actarus di Goldrake, Peter Rei invece è molto più giù in classifica.
Anche io lo adoravo e poi il mio amico era Conan, siamo tutte un po’ aliene…
Alle elementari ero innamoratissima dell’Uomo Tigre, lo sognavo la notte, proprio con la maschera, mai senza! Finchè un giorno una mia compagna di classe mi prese in giro perchè ero innamorata di un pezzo di cartone (cartone animato) e io continuai ad amarlo in segreto.
Ancora oggi se ci penso lo trovo l0uomo più bello del mondo (ma lo ricordo solo con la maschera: ricoveratemi!)
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Uh, io ero innamorata di Mark Lenders: qualcuno se lo ricorda? 🙂
Eheheh. Quando ho letto il titolo, ho pensato “Lo so, lo so, questa la conosco!” Ma lì per lì avevo la mente annebbiata. Poi ho letto e ho pensato “Come ho fatto a dimenticarmene?!” Anche io ho avuto il mio debole per Capitan Harlock, anche se poi ho avuto le mie infatuazioni per Antony e Terence di Candy Candy e per altri tipi sparsi nei cartoni animati. Neppure io ricordavo così nei dettagli la storia di Capitan Harlock, mannaggia…
Bello conoscere questi dettagli piccanti della tua vita! 😉
Stupendo…. Quello che hai scritto! Grande capitan harlock ….. Grazie per quanto letto! Spero andrai a vedere il
Film!
Il film lo sto aspettando da mesi…e da domani cercherò il momento buono per regalarmelo.
Buon 2014, Emanuele.