Il primo problema che ho dovuto affrontare con Pietro nel 2013 ha riguardato il calendario dell’avvento.
O meglio: come sostituirlo. Si è capito subito che era impensabile toglierlo e basta: ci voleva un sostituto.
Ora, non so se avete convinto più o meno facilmente i vostri figli che le finestrelle erano tutte aperte, il periodo festivo chiuso, e che, con l’albero e le altre decorazioni, anche il calendario doveva farsi da parte.
Pietro non ne voleva sapere, quindi ho dovuto ingegnarmi. Ecco, credo oggi di avere trovato una soluzione: ho usato un libro, guarda il caso, un libro decisamente originale.
Il Libro Casa è un’idea nata oramai la bellezza di dieci anni fa dall’incontro di Giulia Orecchia, una delle mie illustratrici preferite, con Giusi Quarenghi, scrittrice italiana specializzata in libri per l’infanzia.
Si tratta di un libro gioco pubblicato da La Coccinella in una collana davvero speciale, quella dei libri da appendere.
Perché può capitare, a volte, che un libro non sia solo un libro.
Questo, per esempio, è un libro-sorpresa perché:
- non si sfoglia, ma si stende, alla ricerca di piccole storie sempre diverse
- si può leggere come si vuole, dall’alto verso il basso o dal basso verso l’alto, saltando qua e là a seconda del momento, senza un percorso obbligato
- si può appendere proprio come un quadro, un manifesto o un poster
E’ una casa alta, su più piani, due finestre per piano che nascondono una illustrazione e una storia breve all’interno delle persiane verdi: insomma, tante finestrelle, proprio quelle che cercavamo.
Lo abbiamo appeso in sostituzione del calendario dell’avvento, nella stessa posizione: per ora è in periodo di prova, ma sembra già avere un certo successo.
Certo ha l’handicap dell’assenza di dolci e doni, ma ha il vantaggio di permettere all’immaginazione di correre: mai sottovalutare il potere della fantasia.
Anche perché i condomini che abitano questa casa dai colori solari sono tutto tranne che noiosi o banali: a partire da Aurora, la custode, che giganteggia dietro una persiana e che è nota per i suoi trenta caffè al giorno.
Fino all’attico, abitato da fantasmi, ma non fanno paura, anzi, tra di loro ce ne sono diversi anche canterini, di quelli che fanno ridere i bambini.
Peccato che Il Libro Casa non sia più in commercio: la mia è una copia nuovissima, sì, ma è una rimanenza di magazzino che ho acquistato per pochi euro in un’offerta remainder, il circuito in cui finiscono i libri molto datati o da sovrastima, e che vengono venduti ad un prezzo fino al 70% o al 90% dell’originale.
Ma l’idea che sottende questo libro a forma di casa, con illustrazioni e finestre, è così bella e creativa che, a mio parere, merita di essere copiata, rivisitandola in base alle esigenze della propria famiglia: non credo sia così difficile creare con i propri figli un piccolo progetto per avere il sostituto del calendario dell’avvento, una casa con finestre che sono piccole storie. Magari ci proviamo anche noi.
deve essere stupendo!!!
Ciao Fausta,
non solo è bello da vedere, è anche molto interessante e divertente da usare.
Mai visto!
Pero’ si puo’ tentare di riprodurlo, inventiamo una storia e facciamo (fanno) i disegni, mantenendo la forma della casa con le persiane……..Terro’ a mente.
Togliere tutto il “natale&dintorni” quest’anno non è stato difficile, perchè hanno avuto un approccio ottimistico: quanto manca al coniglio di Pasqua?
Sì, secondo me è facilmente realizzabile e personalizzabile. Pensa lo sfogo nel metterci tutti i vicini di casa 😉
Che bella idea, brava Grazia!
Ciao! Bello sì, devi venire a vederlo 😉
Qui ancora permangono lucine ed albero…Riusciremo a liberarcene? Bellissima l’idea di rifare la casetta con le storie. Prendo nota… Da piccola (e anche adesso) un oggetto del genere mi avrebbe fatto impazzire. Che bello immaginare tutte le storie e le vite degli abitanti del condominio!!
Non ho figli, ma la creatività delle mamme mi stupisce sempre. Mi verrebbe voglia di prendere appunti per il futuro, chissà 🙂
Finalmente l’ho trovato! E’ in arrivo…grazie per il suggerimento!
Mi fa piacere che tu lo abbia colto 🙂
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