TRE SETTIMANE PER PREPARARSI: PRONTI, PARTENZA, VIA!
E’ stato un weekend un po’ pesante per mio figlio, tra venerdì con un po’ di febbre, che sabato nel pomeriggio è scomparsa come per magia, al mega raffreddore di domenica – e quello è rimasto.
Nel mezzo abbiamo provato ad infilarci un bel po’ di preparativi per il Natale, facendoci accompagnare da questo bel libro illustrato che si presenta con un titolo invitante: Babbo Natale sta arrivando … aiutalo a organizzare una festa meravigliosa.
Definirlo semplicemente un libro pop-up, come lo trovate citato nei vari cataloghi, è un po’ riduttivo: infatti presenta sì vere e proprie pagine a pop-up, ma è anche e soprattutto un libro da smontare e da ricostruire, consentendo al bambino di fare una serie di attività in attesa del Natale. La raccomandazione Consigliato per i bambini dai 5 anni in su andrebbe rivista, a mio parere, al ribasso di un anno almeno.
Tutto quello che si può fare con questo libro è elencato in una to do list contenuta in una grande busta rossa, subito all’inizio.
Si parte dalla letterina per Babbo Natale per continuare con una serie di attività legate alla festività più attesa: creare bigliettini, fare decorazioni, costruire un albero di Natale, creare regali piccoli ma preziosi per amici e parenti.
Il libro è molto robusto, stampato in colori brillanti e con materiali di buona qualità: la cartotecnica è molto funzionale e anche tra le mani del mio bimbo di tre anni e mezzo non ha subito danni.
Per noi questo tipo di libri sono una novità: Pietro è al suo primo libro con cartotecnica speciale, addirittura, devo ammetterlo, al suo primo pop-up.
E’ che finora non me la sono sentita di mettergli tra le mani un libro che potenzialmente poteva essere rovinato: lo so, è stato un po’ castrante da parte mia questo atteggiamento, ma è stato più forte di me, mi dà fastidio vedere un libro rovinato.
Aggiungo che non ho alcun timore a lasciargli tra le mani l’IPad o il Kindle, per rimarcare così che il mio è solo un atteggiamento dettato dal voler preservare l’integrità di un bel oggetto quale è per me un libro illustrato di buona qualità.
Tornando alle nostre attività del weekend, abbiamo scritto la letterina, scelto un francobollo adatto tra diverse decine (quelli avanzati verranno utilizzati come chiudipacco) e, dopo averne costruita una, la abbiamo imbucata in una cassetta per la posta.
Il testo della letterina è quanto di più delirante abbia mai scritto: ero sotto stretta dettatura di Pietro che, nonostante le mie raccomandazioni (scriviamo come ti chiami, dove abiti, e che sei bravo, ubbidiente…) continuava a dirmi che dovevo scrivere Mack di Saetta e basta.
Effettivamente anche questo è un problema: mio figlio ha chiesto un solo regalo per Natale e la cosa di per sé è quanto di meglio possa augurarmi. Peccato che riceverà ben più di un dono, considerando amici, nonni, zii.
Lo scorso anno avevo letto i risultati di una ricerca svolta a Natale su un campione di bambini inglesi tra i 3 e i 7 anni. Intervistati prima di Natale, i bambini dicevano di avere espresso il desiderio di tre, quattro regali al massimo: intervistati dopo Natale, gli stessi bambini dicevano di averne ricevuto mediamente dodici.
Riflessioni da primo weekend di dicembre…
Mettere a rischio un Kindle per salvaguardare un libro.
C’è una certa poesia in tutto questo, non trovi?
Grazie Civetta, sapevo che avresti capito.
Quando si viene cresciuti con il rispetto per la carta stampata poi la si preferisce a strani ordigni elettronici. ^_*
PUre io cerco di dare una certa serietà alla lettera, facendogli mettere tutti dati ma lui ha sempre ribattuto che tanto era per babbo natale e lui sa sempre tutto.
Il libro lo avevamo preso in prestito in biblioteca ma seppur mancante di tanti pezzi era stato apprezzato.
Vedo che Pietro non è il solo con il dono della sintesi 😉
bello! I child hanno avuto due libri simili a questo uno di Geronimo Stilton in cui come il tuo ogni giorno c’era una cosa da fare ed anche un CD delle canzoni natalizie, e un pop up a forma di cubo numerato che hanno adorato fino a distruggerlo, buon inizio di festività, non sò perché ma dal primo dicembre per me già comincia il Natale 🙂
Grazie e benvenuta 🙂
Sembra davvero divertente! Anche noi adoriamo i libri!
E a proposito del numero di regali anche qui stessa storia: Buh non ha mai chiesto più di tre/quattro regali, ma poi…
…ne saranno arrivati molti di più, immagino.
Ma che hai fatto, se posso chiderlo, li hai conservati e usati un po’ per volta? Al suo compleanno, in aprile, ho fatto così: ma non credo di riuscire aconvincerlo anche a Natale 😦
Grazia
PS benvenuta!
E’ molto grave se non so chi sia Mack di Saetta??
No, tranquilla: è il tir rosso che trasporta l’auto da corsa, Saetta appunto. Il tutto dal film Cars…
Ecco, mi mancava!!
Il libro mi ispira molto, anche se per Miranda è troppo presto. Per quanto riguarda la riflessione sui regali…ci pensavo proprio qualche giorno fa in occasione del compleanno di uno dei miei nipoti. Ben 9 regali e quest’anno forse sono stati un po’ meno dello scorso anno. Scelti dai genitori, in realtà, quindi ben selezionati. Non so se poi lui avesse richiesto esplicitamente qualcuno di essi. E a me è salito un certo rifiuto per la cosa, perchè un numero così alto di regali mi è sembrato esagerato. Non mi riferisco a mio nipote in particolare, la mia era una riflessione generale, soprattutto perchè non vorrei qualcosa del genere per mia figlia. Temo diventi anche quella una forma di bulimia da oggetti già da così piccoli…
A proposito di Ben 9…. Ben 10 è un personaggio di una serie a cartoni, l’ho scoperto da poco partecipando a un compleanno: il bimbo compiva 4 anni e ha ricevuto doni commissionati dalla madre…solo cose di sto personaggio tipo l’orologio di Ben 10, i pennarelli di Ben 10, la maschera di Ben 10, una felpa di Ben 10.
Ero angosciata ad ogni nuovo pacchetto che si apriva. Quando ha aperto il nostro devo dirti che non l’ha degnato che di mezzo sguardo: ed io che ero così contenta di avergli regalato i kapla 😉
Noi #adultolescenti siamo bravissimi a crearci le nostre dipendenze, le nostre personalissime bulimie: è un passo trasmettere la cosa ai nostri figli.
Non ho soluzioni al momento se non una costante attenzione.
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