UN ILLUSTRATO DI HERVÉ TULLET PER PARLARE DI NOI
Hai mai chiesto al tuo papà come si sono incontrati lui e la mamma?
Undici anni fa, nel weekend a cavallo tra novembre e dicembre, in giorni che cadevano esattamente come in questo 2012, conoscevo quello che sarebbe diventato mio marito: lo so, solitamente si festeggiano le ricorrenze a cifra tonda, ma i numeri fortunati della mia famiglia finora sono stati undici e diciassette. Ed è con questi che festeggiamo.
Come papà ha incontrato la mamma è un libro illustrato di Hervé Tullet pubblicato in Italia da Salani in una edizione coloratissima, pratica e maneggevole anche per i più piccoli.
Tullet è un autore che amo molto e di cui ho già avuto modo di parlare la scorsa primavera quando abbiamo sperimentato la lettura del suo innovativo Un libro, sia nell’edizione cartacea che come ebook.
Tullet ha giocato un ruolo da superstar, citato e portato ad esempio da più relatori, anche all’incontro sul futuro dell’editoria dell’infanzia a cui ho partecipato due settimane fa e di cui a breve parlerò anche su ToWriteDown.
In Come papà ha incontrato la mamma Tullet gioca con le immagini figurative di mamma e papà e i simboli a cui ci ha già abituato in altri illustrati (in particolare, riprende molte immagini simbolo da Non ti confondere e Rosa limone): e gioca con le pagine, che sono bucate ad arte per permettere di leggere segni e colori dando loro vari significati.
La storia è narrata con pochissime parole, per lo più strillate, alternando la narrazione vera e propria alle domande possibili di piccoli ascoltatori: e poi? e allora cosa succede? racconta! sono esattamente le frasi che mi sento ripetere da Pietro nella lettura, qualsiasi lettura, non solo quella dei libri di Tullet.
Che restano piccoli capolavori da regalare per un sorriso, una riflessione, per trovare immagini attraverso cui esprimere concetti ed emozioni: oggi questa allegra storia, narrata in Come papà ha incontrato la mamma, ve la raccolto con le immagini del mio piccolo lettore.
Voglio infine ricordare che la mostra per i 150 anni di storia della casa editrice Salani resterà aperta fino all’epifania, il prossimo 6 gennaio: ospitata in due sale di Castello Sforzesco a Milano, la mostra consente di conoscere parte dello straordinario archivio storico Salani che custodisce oltre 30.000 disegni e tavole originali realizzati dai maggiori illustratori italiani ed europei.
L’ingresso è gratuito: tutte le informazioni si possono trovare nella pagina dedicata all’evento del sito della casa editrice Salani.
Con questo post partecipo all’iniziativa il Venerdì del libro, che vi invito a conoscere.
Speriamo che Milano sia da traino per il resto del paese: l’impressione è che un timido, ma contagioso, risveglio culturale (ma non so se sia risveglio o ostinazione a non mollare la presa sulla cultura) si respiri, sia nell’aria.
Tullet piace moltissimo anche a me. Hanno tradotto molto di suo e ho l’impressione che accolga la tradizione di un Munari o di un Lionni nell’interpretazione del libro per l’infanzia.
Anche in questo auspico un’intraprendenza da parte dell’editoria per ragazzi, al di là delle solite cose, azzardando e proponendo “fuori dagli schemi”. Basta coniglietti e orsetti ;D!
Grazie Simonetta per la tua riflessione. Su cui mi trovi concorde.
Però non possiamo eliminare del tutto coniglietti e orsetti: corrispondono alle due sezioni della materna di mio figlio 😉
Pingback: Homemademamma » Venerdi’ del libro: “La donna che si immerse nel cuore del mondo”
Non conosco Tullet…colmerò la lacuna in futuro.
Augurissimi per il week end di anniversario e complimenti per quei bei riccioli biondi!
Buon we,
a presto!
🙂
Grazie, è stato un piacevole weekend dedicato alle decorazioni di Natale;)
D. ancora fatica a comprendere che c’è stata una “vita prima di lui” e a capire come fosse 😉
Magari questo libro lo potrà aiutare!
Ciao Robin,
forse Pietro non ci ha mai riflettuto fino in fondo finora 😉
Con Tullet si diverte molto: è lui oramai a “leggerselo da solo”. Devo dirti che temo che l’abbia attirato il fatto che la storia gira attorno a un semaforo che prima è rosso e poi è verde 😉
Davvero bello… e molto particolare… debbo cercarlo!
Buona lettura!