Chi accumula libri, accumula desideri.
E chi accumula molti desideri
è molto giovane, anche a ottant’anni.
(Ugo Ojetti)
Ieri sera trovo nella mia timeline questo tweet:
E mi chiedo: e io quanti ne ho?
Non lo so, so solo che sono una raccoglitrice: senza scomodare nessun antropologo, è indubbio che il mio atteggiamento nei confronti dei libri è simile a quello delle mie progenitrici nel controllo del territorio e nella ricerca della migliore qualità possibile, sperimentando novità e testando modalità di conservazione.
Non so quanti libri ho accumulato nel tempo, ma questo vale solo per i volumi cartacei, per gli ebook è molto più facile tenere il conto: il mio secondo Kindle attualmente contiene 1.001 tra romanzi, saggi, racconti, e ne ho letti solo il dieci per cento.
A proposito: il mio primo Kindle, quello che mi ha abbandonata proprio nel bel mezzo delle vacanze, il mese scorso mi è stato sostituito dall’assistenza Amazon, che ha dimostrato tutta l’efficienza per cui è famosa. Nel giro di una settimana ho restituito il reader defunto e ottenuto un fantastico nuovo Kindle (il secondo, appunto) senza alcuna richiesta di giustificazione e a costo zero: il corriere è venuto a domicilio prima a consegnare il nuovo e solo dopo a ritirare il reso.
Nuovamente a proposito, una doverosa precisazione: non percepisco alcun compenso quando parlo del Kindle, riporto semplicemente la mia esperienza. Non conosco ad esempio il dispositivo Kobo, lanciato nell’ultimo mese da Mondadori: se dovesse capitarmi tra le mani ne parlerò molto volentieri.
Tornando a casa mia, non so quanti sono i libri che giacciono sulle mie tre librerie, sui comodini, sullo scaffale nella camera di mio figlio, sulle mensole in cucina e, purtroppo, negli scatoloni che ancora non riesco definitivamente ad eliminare (la nuova libreria diventa sempre più urgente!): di certo so che continuano ad aumentare.
In compenso acquisto sempre pochissime calzature, alla faccia di chi crede che le scarpe siano la sola ossessione delle donne: quando si tratta di stivali, scarpe and Co. compro solo ciò che so che userò, diversamente dai libri che invece accumulo anche se non sempre ho il tempo di leggerli subito.
Una spiegazione me la sono data: le scarpe servono per ancorarci alla terra, per tenere i piedi ben piantati; i libri servono per esplorare nuovi mondi, altre vite. Permettono di staccare i piedi dalla terra e di tenere la testa tra le nuvole.
Sono un segno di aria, non riesco a farne a meno.
(l’immagine è tratta da: http://chestradadevoprendere.tumblr.com/)
Meravigliosa riflessione…sono una compratrice compulsiva di libri e credo che non riuscirò mai a leggerli tutti…per adesso il problema spazio non si pone ancora, molti acquisti del passato sono a casa di mia madre…
mi incuriosisce il kindle ma sono ancora legata alle sensazioni fisiche che provo nel tenere in mano un libro…non so…tu che mi dici al riguardo? Mi farebbe piacere conoscere la tua opinione in merito!
Ciao Verdiana!
Sono molto affezionata al mio ebook reader e devo dirti che lo porto sempre con me: certo, non è esattamente come leggere un libro di carta, ma il fatto di averlo infilato in una custodia che aperta imita un libro aiuta 🙂
Scherzi a parte, si tratta comunque di esperienze di lettura molto diverse tra di loro e … mentre sto scrivendo mi accorgo che ho bisogno di prendermi più spazio per darti una risposta approfondita e motivata: dammi qualche giorno e cercherò di darti il mio punto di vista completo sull’argomento!
A presto
Grazie! Attendo con ansia!
mi fa molto piacere leggere questo post. mi fa sentire piu’ a mio agio con i libri sparsi per casa, come te ovunque, che mio marito fatica a tollerare. io per alleggerire il morale devo entrare in libreria o fare un ordine. adoro aprire libri nuovi, sentire il profumo della carta e cominciare ad entrare in un altro mondo. se il libro mi prende veramente i personaggi e la storia mi accompagnano tutto il giorno e cerco di immaginarli.
io niente kindle ma credo che il marito di cui sopra abbia in mente di rdgalarmelo!
Mi ritrovo tanto nel tuo commento!
Capita spesso anche a me, i personaggi diventano i compagni delle mie giornate: magari li lascio al mattino dopo un viaggio in metropolitana e al ritorno sono lì che mi aspettano, per continuare a raccontarmi di loro.
Moglie fortunata…
Io mi “salvo” frequentando spesso la biblioteca…
Però non riesco resistere all’acquisto per quelli di mio figlio 😉
Brava Robin, dimenticavo giusto di parlare della biblioteca: anche io ne sono assidua frequentatrice, e c’è uno spazio apposito in una delle mie librerie dove tengo i libri presi in prestito.
Insomma, trovo motivo di accumulo anche così 😉
sarò breve: abito in via Ugo Ojetti!!!
Una donna eternamente giovane …
Mi ritrovo immensamente in quello scrivi. Kindle a parte. 🙂 Ancora non mi sono convertita. Le mie scarpe sono sempre le solite. Non una di più, non una di meno. I libri invece sono sempre di più. A tal proposito, oggi ho avuto un’oretta scarsa per me e sono stata al mercatino dell’usato qui vicino ed indovina che ho trovato? Proprio “Olive Kitteridge”. Ma questa volta non a 3 euro, bensì a 2, quindi, a questo punto, non ho resistito e adesso è lì sulla libreria che mi aspetta! Nel frattempo ho anche trovato il regalo di Natale che mi farò quest’anno. Se hai modo di passare da me, dagli un’occhiata. Ne ho scritto oggi e penso sia un piacere per gli occhi e per la mente. Almeno per me. Un abbraccio!
PS: Fantastica l’immagine del tuo post! 😉
Brava Tamara!
Hai fatto un vero affare, a lettura completata me ne darai atto 🙂
E brava anche per la scoperta del fotografo di case abbandonate: devo dirti per per quel che ti conosco è proprio nel tuo stile.
Un sorriso
Grazia
Bellissimo post Grazia,
mi ci trovo proprio a mio agio.
A sei anni ho imparato a leggere e non ho più smesso. Adoro i libri, compreso il contatto fisico che si ha con essi.
Da piccola appena avevo qualche soldino in tasca e uscivo non resistevo: compravo un libro o una rivista nuova… a quei tempi andavo matta per il Corriere dei Piccoli!
Bellissima l’immagine che hai usato per il post!
A presto!
🙂
****CONGRATULAZIONI****
Grazie Artemamma!
E non solo per avermi regalato un tuo ricordo, ma perché sei il mio commento numero duemila e ti aspettavo per festeggiare! Come?
Beh, anche tu sei una delle ragazze che desiderano libri, quindi non vedo altra possibilità che donartene uno, se ti fa piacere.
Dovrai solo attendere un pochino perché sto ancora smaltendo la ricerca e spedizione di altri già promessi: ma se avrai pazienza, arriverà!
Io sono una ragazza che desidera libri un po’ lenta e super impegnata su più fronti ma mantengo sempre le mie promesse 🙂
Notte
Grazia
Il mio viso si è aperto in un sorriso di gioia!!!!
Ma grazie! grazie infinite!
Amo i libri e amo da pazzi riceverne in dono! ancor meglio se da un’altra appassionata…
Attendo con trepidazione, fammi sapere quando dovrò mandarti il mio indirizzo.
A presto!
:-))
PS: altro motivo di gioia…non vinco mai niente!!! Grazie ancora!
Devo dire che ultimamente il vestiario sta prendendo piede sui libri. Non riesco a spiegarmene il motivo, visto che sono sempre stata un po’ trasandata e nonostante gli acquisti aumentati trasandata rimango.
Quando mi sono sposata ho deciso che avrei riempito la casa piano piano, che avrei comprato soprammobili o altri ammennicoli con calma: casa mia è stata costruita ed arredata per restare così nei secoli dei secoli, quindi avrei contribuito ad arricchirla poco a poco. La libreria manca ancora, soprattutto perché -nonostante la casa sia grande- ancora non riesco a capire dove potrei metterla. Per ora, quindi, mi consolo con la biblioteca. Però ogni volta che capito in libreria o devo ordinare un libro via internet per fare un regalo, non resisto: la ratio libri per altri/ libri per me è di 1 a 4!
Approvo questa ratio!
Io so benissimo dove piazzare la libreria, ho una parete di 5 metri inutilizzata: ma 5 metri di libreria non sono uno scherzo e ancora non so decidermi..
Libri in casa? Qui non devono essere molti, qualche centinaio al massimo.
La maggior parte sono stati traslocati a casa di mia madre nella libreria comune di famiglia. Quella deve superare di parecchio il migliaio.
Che bella l’idea di una libreria di famiglia!
Non è stata una cosa premeditata, ma piuttosto la naturale evoluzione delle esigenze di spazio.
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