LETTERATURA PER L’INFANZIA: SOGNO E SPERANZA
Ho parlato diverse volte del mio interesse per l’attachment reading e del mio desiderio di capire in quale modo sia possibile favorire e stimolare fin dalla più tenera età l’amore per la lettura.
L’impegno portato avanti dagli adulti, genitori e insegnanti in primis, non basta se non trova nei servizi alle famiglie e nelle strutture a sostegno dell’educazione forme di rinforzo e spazi di sviluppo.
Nella mia ricerca di informazioni su come è stata affrontata nel tempo dalle teorie pedagogiche l’esigenza di creare lettori ho incontrato diverse volte un nome, quello di Jella Lepman, una signora che non è stata una professionista dell’educazione ma che per l’educazione ha davvero fatto tanto. La sua e una storia che merita attenzione.
Giornalista alla BBC, alla fine della Seconda Guerra Mondiale la signora Lepman riceve dal governo americano una proposta sfidante: entrare in un gruppo di lavoro come consulente pedagogico-culturale per ricostruire le basi culturali tedesche, partendo da donne e bambini.
Interessante: nel dopoguerra, dopo anni di nazismo, è indubbiamente necessario aiutare la Germania a ritrovare una propria identità culturale, superando ricordi di violenza e brutalità per abbracciare la speranza e la voglia di ricostruire.
Interessante per tanti operatori del sociale e dell’educazione: un po’ meno per lei, Jella, che a Londra è giunta pochi anni prima, in fuga dalla Germania dove era stata perseguitata in quanto ebrea.
L’offerta all’inizio la spaventa e la ripugna insieme: poi il pensiero dell’innocenza di tutti i bambini tedeschi, orfani o meno del dopoguerra, la spinge a superarsi, a trovare in sé la forza per aiutare un Paese a ricostruirsi: ricordando la propria esperienza, la Lepman pensa che per evitare il ripetersi degli errori della storia sia importante lavorare sul modo di pensare a partire dai bambini, piccoli ponti che conducono agli adulti.
Secondo la giornalista tedesca, i bambini e i ragazzi, attraverso la lettura, possono diventare i nuovi promotori della pace: per il cambiamento, occorre non solo cibo per il nutrimento fisico ma anche cibo per il nutrimento intellettuale. Libri, quindi, tantissimi libri. Perché la lettura è un diritto dell’uomo e del bambino.
La sua missione diventa quella di favorire, promuovere e diffondere la letteratura per l’infanzia e per i ragazzi: e poiché nella Germania del dopoguerra di libri non ne sono rimasti un granché, invia un appello a venti nazioni chiedendo aiuto concreto, chiedendo libri.
La risposta è generosa e iniziano ad arrivare circa quattromila libri per bambini e ragazzi con i quali viene allestita la prima ”Mostra internazionale di libri per bambini”: un evento straordinario per l’epoca, che richiama la curiosità di tantissimi bambini, i quali si mettono in fila per ore prima di potere sfogliare quello che forse è il loro primo libro illustrato. E’ l’avvio della Jugendbibliothek di Monaco, la biblioteca per ragazzi più grande del mondo, e dell’IBBY, International Board on Books for Young People, l’organizzazione internazionale no-profit che si occupa dello studio e della promozione della letteratura per l’infanzia soprattutto nei Paesi più disagiati.
Tre anni fa la casa editrice Sinnos ha pubblicato anche in Italia il libro autobiografico che la giornalista scrisse nel 1964, La strada di Jella. Prima fermata Monaco. L’autobiografia riporta una delle sue frasi più celebri:
Poco a poco facciamo in modo di mettere
questo mondo sottosopra nuovamente nel verso giusto,
cominciando dai bambini.
Mostreranno agli adulti la via da percorrere.
Spero possa essere una delle mie prossime letture per potere approfondire questa esperienza che ritengo eccezionale e, in un gioco di sensi, educativa.
L’idea che si possa ricostruire un Paese sull’orlo del baratro culturale anche grazie alla promozione della lettura mi sembra attuale e consolatoria: offre speranza e conforto vedere oggi i risultati ottenuti sul piano della civiltà e della cultura in Germania.
Di Jella Lepman se ne parlerà anche nel corso dei vari eventi organizzati dal Comune di Prato per il bicentenario delle Fiabe dei fratelli Grimm, Sul cammino della fiaba: dai Fratelli Grimm a Jella Lepman.
L’incontro dedicato alla giornalista, Letteratura per l’infanzia, sogno e speranza: il progetto di Jella Lepman, è in calendario per venerdì 19 ottobre: tutte le informazioni dell’evento sono sul sito del Comune di Prato.
(l’immagine è tratta da http://demons.swallowthesky.org/)
Bellissima storia, grazie di averla condivisa.
Anche a me piacerebbe approfondire la conoscenza di questa signora!
Sono contenta di averti contagiata!
bellissimo non la conoscevo e acquisterò sicuramente il libro.
Lieta di avere diffuso Jella Lepman!
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Grazie! Leggendo mi hai fatto ricordare (tanto la ricordo ogni giorno!) mia mamma, grande professoressa di Italiano che fece di me – spero – il suo migliore allievo e di certo il più appassionato. E’ “colpa” sua se sono stato un bambino che ignorava cosa fosse un terzino, mentre sapeva benissimo che cosa fosse una terzina. Sono rimasto un sessantenne che felicemente ignora che cosa sia un terzino.
Guido Mattioni
Ma che bello quello che hai voluto regalarmi: un ricordo vivo nel presente, in quello che sei tu.
Una passione tramandata in modo sincero è la cosa migliore che un genitore possa fare per il proprio figlio.
Grazie ancora, e benvenuto.