NUOVI CONTRIBUTI DAI BLOGGER
Il mese di marzo, quello che abbiamo dedicato alla costruzione del Manifesto per riprendersi la cultura, sta terminando: i contributi arrivati di blogger sono decisamente interessanti e hanno permesso di sfaccettare con tanti punti di vista diversi il concetto di cultura.
Riprendo qui alcuni passaggi degli articoli pubblicati da Giulia e da Tamara sui loro blog, e altre riflessioni lasciate nei commenti, ricordando nuovamente che la partecipazione è aperta a tutti.
Da Le librerie invisibili: Ancora dalla parte delle bambine
Trent’anni fa Elena Giannini Belotti pubblicava “Dalla parte delle bambine”, un libro che metteva in luce come l’educazione femminile fosse fortemente orientata a creare solo buone mogli e madri, non tenendo minimamente conto delle aspirazioni e inclinazioni personali di bimbe e ragazze. A trent’anni di distanza Loredana Lipperini torna sulle orme della Belotti con il libro “Ancora dalla parte delle bambine” per vedere se qualcosa sia cambiato nel modo in cui vengono cresciute le donne moderne e di come vengano considerate all’interno della società.
Giulia ci presenta il libro della Lipperini per condurre una riflessione sulla cultura di genere, una conseguenza data dalla società, dall’educazione e da tutti i meccanismi infernali, dai cartoni animati ai giocattoli, dalla letteratura infantile alle riviste per adolescenti, dalla moda agli sport, che collaborano alla costruzione delle personalità dei bambini.
Si può credere che ci siano una sottocultura femminile ed una maschile? A mio parere il libro della Lipperini apre gli occhi anche su questo punto. I nostri modelli culturali attuali non sono dettati esclusivamente dal mondo maschile, così come le questioni femminili non dovrebbero essere oggetto di riflessione solo per le donne. Esistono delle culture di genere ma se gli uomini e le donne, per dirla alla Beauvoir, si riconoscessero come simili queste divisioni cesserebbero di esistere.
Da La collina dei barattoli: La cultura è come un albero
Il blogger Tales Teller di Il dilettevole dilettarsi del dilettante ci regala due riflessioni nei suoi commenti agli articoli dedicati al Manifesto:
(riguardo alla cultura di genere) Un individuo si forma dall’unione di fattori genetici ed ambientali, a partire da queste basi svilupperà un suo punto di vista, una chiave di lettura che applicherà ad ogni evento, ad ogni nozione, ad ogni relazione con altri individui.
Questa chiave di lettura, per quanto sia soggetta a mutamenti nel tempo, è proprio di ognuno di ognuno di noi e ci rende differenti l’uno dall’altro influenzando la nostra percezione del mondo e mutando di conseguenza i nostri pensieri e le nostre reazioni … Parlando in termini generali le donne e gli uomini non sono uguali, tra i generi ci sono delle differenze che permettono ad ognuno di essere più efficiente nell’affrontare alcuni aspetti della vita. Cercare un’omologazione dei generi significa perdere le caratteristiche specifiche di entrambi, trovo che sia molto più saggio cercare di comprendere in che modo le diverse caratteristiche maschili e femminili possano cooperare, per tendere al miglior risultato possibile.
Non sono maschilista, non sono femminista, e nel parlare di differenze non voglio sotto intendere alcun giudizio di “migliore” o “peggiore”, ma semplicemente sottolineare una diversità che è naturale e che si dovrebbe accettare come tale.
Sempre con riguardo alla cultura delle emozioni, segnalo i consigli per la lettura di Eugenio Guarino che cura per scoop.it la sezione dedicata alle emozioni: Guarino suggerisce di approfondire il tema con il testo di Joseph LoDoux, Il cervello emotivo, e il notissimo saggio Emozioni Distruttive di Dalai Lama e Daniel Goleman.
Rileggere ciò che ho scritto sotto forma di una citazione mi fa uno stranissimo effetto.
Trovarci refusi ed errori è un po’ come andare a provarsi un paio di scarpe dimenticando di avere i calzini bucati … *VerGogN*
Credevo li avessi messi apposta!
Magari.
Sono i miei tipici refusi. Scrivo, riscrivo per migliorare la struttura e mi perdo pezzi in giro. O magari sento l’istinto di mettere qualche accento/apostrofo a casaccio ^_*
Sono arrivata troppo tardi ;(!
Anche per me la Cultura e un suo manifesto avevano e hanno (anche se siamo già in aprile ;)!). Ti lascio le mie riflessioni ugualmente: http://www.lasolitamamma.it/2012/03/greenplicity6-il-solito-manifesto.html
Un felice incontro questo blog!
A presto ;)))!
Benvenuta, e lieta di conoscerti!
Poichè anche io sono in ritardo con la sintesi e poichè credo che un blog sia uno dei pochi posti dove è possibile fare durare un mese più del previsto, direi che non sei per nulla in ritardo e che accolgo con molto piacere il tuo contributo.
A breve lo riprendo in un articolo dedicato agli ultimi contributi dei blogger e poi nella sintesi finale: vedi che un mese non basta per fare tutto?
A prestissimo 🙂
Devo ancora andare a leggermi i contributi degli altri blog che hai linkato. Spero di farlo al più presto. Quanti spunti!
Io sono un po’ indietro con il sunto finale, ma in settimana dovrei finirlo.
Sono davvero grata a tutti coloro (te compresa) che hanno contribuito alla costituzione del Manifesto!