In Libreria (II)

 

Non mi sono ancora abituata agli ebook, neppure alle attese dopo un ordine on line: oggi sono tornata in libreria, complice una mattinata quasi interamente libera, una passeggiata prima di un appuntamento e la voglia di regalarmi qualcosa.

Un regalo per il mio tempo libero, uno per la mia vanità, uno per le mie serate con Pietro e uno per le scuse che devo a mia madre.

Procediamo con ordine.

Studio illegale di Duchesne – Federico Baccomo (Marsilio)

Questo è per il mio tempo libero, ossia quello che passo ogni mattina e ogni sera in metropolitana. Cercavo un testo leggero per questi viaggi che ultimamente trovo un po’ più pesanti del solito (colpa della primavera, che dico, dell’estate che è arrivata troppo presto): avevo letto un paio di interviste a Baccomo e finalmente è giunto il momento di dedicarmi al suo primo romanzo, ambientato nella Milano che lavora, lavora e lavora.

Studio illegale è nato sul web e in due anni da blog si è trasformato in romanzo, tra l’altro di discreto successo: tutti i post che hanno dato origine al libro sono stati trasferiti da poco dalla (defunta) piattaforma Splinder a WordPress, mentre l’autore (che non usa più lo pseudonimo Duchesne) ha aperto un nuovo blog da cui mi permetto di trarre il brano seguente:

Questo blog mantiene un profilo basso. Già il primo post si chiudeva in un modo così sottotono che mentre lo rileggevo controllando che non ci fossero errori grammaticali mi son così annoiato che ne ho lasciati un paio. Mi sono anche arrivate delle mail in cui mi si faceva notare come qualcuno si fosse appropriato del mio nome e, spacciandosi per me, tenesse un blog – appunto – sottotono. No, no, sono io.

Decisamente genuino.

Para comprender la Moda. Con alcuni consigli di eleganza di Petro Rodriguez (ADD Editore)

Per compiacere la mia vanità leggerò questo piccolo libro che vuole essere una rilfessione sull’essenza della moda dalle sue origini, capricci e virtù comprese.

Non so quanta strategia commerciale ci sia dietro, ma il libretto si presenta come un ritrovamento furtuito, un polversoso testo apparso per la prima volta nel 1945 e che l’editore torinese ADD ora ripropone: l’autore, Pedro Rodríguez, è uno stilista spagnolo scomparso da tempo che, a partire dagli anni Venti, assieme all’amico Cristobal Balenciaga, vestì alta borghesia, nobiltà e dive hollywoodiane, nella convizione che l’eleganza vera non è solo questione di guardaroba: ha a che fare con l’anima.

Decisamente ambizioso.

A volte di Emma Dodd (L’ippocampo Junior)

Ne ho parlato settimana scorsa, i momenti di lettura con mio figlio stanno diventando sempre più preziosi: sono occasioni importanti per rafforzare il nostro legame e la nostra comunicazione, permettono a Pietro di arricchire il suo vocabolario e a me di trasmettere passione e amore per la lettura. E per lui.

La scelta di cosa leggere insieme è importante e questa volta ho optato per un libro di Emma Dodd, affermata come una delle migliori autrici di storie e illustrazioni per bambini: in A volte un piccolo elefantino si confronta con la proprie emozioni e le proprie tendenze, scoprendo di poter essere tutto e l’opposto di tutto, allegro, triste, buono, cattivo, comunque certo di essere sempre al centro dell’amore della madre.

Decisamente confortante.

E infine un libro di ricette per la mia mamma, Sapori d’Italia. I migliori piatti della tradizione in 250 ricette nella collana I love cooking di Gribaudo: perchè sono in debito con lei, con il suo rassicurante esserci anche a cento e passa chilometri di distanza. E perchè non glielo dico mai, ma un piccolo pensiero può aiutarmi a ricordarmelo più spesso.

Decisamente morosa.

Una segnalazione: in libreria ho sfogliato le due prime uscite della nuovissima collana Save de parents, ideata e realizzata dalla Scuola Holden ed edita da Feltrinelli. Save the parents si presenta come una raccolta di storie e altri mezzi di soccorso per genitori sprovveduti che pensavano che crescere un figlio fosse, tutto sommato, una passeggiata: una idea molto originale che vorrei approfondire in futuro.

Attualmente sono disponibili due titoli: 100 storie per quando è troppo tardi, storie brevi da raccontare ai bimbi che prima di fare la nanna chiedono l’ennesima, e 66 mostri, fate, eroi, miti, mode e altre complicazioni (inevitabili se avete figli under 12), che scheda alcuni personaggi che mai si incontrerebbero dai 15 anni in su.

I titoli di prossima pubblicazione sono Ogni maledetta domenica: 37 idee per quando sono finite le idee e quello che sto aspettando: Manicomio giardinetti. 23 mamme che frequentano i giardini pubblici solo per esporre figli da record. Non avete mai frequentato i giardini pubblici con un bambino?

Decisamente da provare.

7 pensieri su “In Libreria (II)

  1. Sfogliare le pagine, valutare la copertina, essere indecisi tra un libro e l’altro…
    Inoltre: la strana sensazione che si prova quando si è già scelto un libro e ancora si gira tra gli scaffali. Il libro sotto il braccio diventa già “nostro”, anche se ancora non lo si è pagato. E’ una sensazione quasi “rassicurante”, una promessa di momenti futuri. Si spera piacevoli.
    Ma quali e-book? Ma quali acquisti on line???

    • Diciamo che entrambe sono soluzioni economicamente più sostenibili, ma personalmente mi vanno bene per soluzioni di lettura di un certo tipo, non quando ho voglia di girare per scaffali, come oggi.

  2. Ottima scelta per quanto riguarda Duchesne.
    Per il resto attendo di sapere cosa si dirà sulla facilità di allevare un figlio 🙂 Non sono una fan della Scuola Holden, perciò la nuova collana mi incuriosisce… nel senso che spero non sia una cavolata.

    • Ciao Chiara, sono un po’ sospettosa anch’io, da una prima occhiata si tratta di un buon prodotto editoriale, ma i contenuti sono da approfondire. Lo stile è da intrattenimento puro, comunque, nessun apporto pedagogico minimo.

  3. Non penso che riuscirei mai ad abituarmi agli ebook. Anche se quei maledetti marchingegni per leggere milioni di libri virtuali su una tavoletta poco più larga di un ipod mi attirano ( lo spirito scientifico spesso deve scontrarsi con lo spirito letterario :D)

    Mi incuriosisce quel libro sulla moda. Al liceo la mia professoressa di storia dell’arte vestiva sempre in maniera particolare e non risultava mai fuori moda… la paragonava – o identificava, ancora non lo so – all’arte. Mi fai sapere poi com’è?

    Mi raccomando con tuo figlio: vogliamo un altro genio letterario, il mondo ne ha bisogno 😛 !

    • Ah, non so se riuscirò tanto 🙂
      Il libro sulla moda l’ho momentaneamente accantonato per dedicarmi ad altro, appena lo affronto te ne parlo volentieri.
      Buona giornata

  4. Pingback: Studio Illegale (Duchesne) | ToWriteDown

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